Caos panchine: ecco cosa serve al Trapani. Rivoluzione Avellino, ma in ritardo…

05.09.2024 00:00 di  Nicolò Schira  Twitter:    vedi letture
Caos panchine: ecco cosa serve al Trapani. Rivoluzione Avellino, ma in ritardo…
TMW/TuttoC.com

Premessa doverosa: a inizio settembre c’è in programma il consueto e ormai storico pagellone dedicato ai top e flop del mercato estivo, ma quello che sta succedendo in queste ore sulle panchine delle big della terza serie meritava un approfondimento. Niente paura però: i giudizi sulle mosse degli operatori di mercato torneranno nel prossimo editoriale.

Veniamo quindi alle cose di campo e legate alla stretta attualità. Purtroppo per Alfio Torrisi siamo stati buoni profeti. Già un mese fa sulle frequenze di “A Tutta C” su Tmw Radio avevo pronosticato che il debuttante tecnico granata avrebbe avuto vita breve sulla panchina dei siciliani. Era matematico e scontato in caso di partenza a rilento. D’altronde le grandi ambizioni del Patron Valerio Antonini sono note e conosciute a tutti: vuole portare il Trapani in Serie B. Sul mercato il ds Andrea Mussi non ha lesinato sforzi e investimenti, prendendo calciatori di primissima fascia. Tradotto: i granata col Catania sono la grande favorita per il salto in B. E così l’avvio balbettante di stagione è stato fatale a Torrisi, che forse avrebbe fatto meglio a salutare dopo la promozione. Ora però guai a scherzare col fuoco. Non c’è tempo da perdere e vivacchiare con Sasá Aronica a interim è un azzardo. Se credono nell’ex Napoli come allenatore, bisogna puntarci forte e non come traghettatore per una settimana. Se l’ex pretoriano di Mazzarri viene invece visto come un “tappabuchi” settimanale si rischia di sprecare un’altra giornata di campionato. Massimo Oddo e Attilio Tesser hanno già declinato. Idem Fabrizio Castori. Non è facile trovare un tecnico che accetti la sfida del dover vincere a tutti i costi. Il sogno di Antonini si chiama Fabio Liverani, ex capitano della Lazio per la quale l’imprenditore romano fa il tifo. Già in passato l’ex centrocampista scelse di ripartire dalla C per completare una doppia straordinaria cavalcata fino alla Serie A col Lecce. A Trapani assisteremo a un remake in salsa siciliana dell’impresa fatta in Salento? Liverani ci sta pensando. Dopo le esperienze deludenti di Parma e Cagliari ha bisogno di un ambiente che lo metta al centro del progetto per rilanciarsi. I granata potrebbero essere la squadra giusta al momento giusto per l’allenatore romano. Certo passare dalla A alla C in due anni rischia di essere un pericoloso salto all’indietro, ma anche l’occasione giusta per prendere la rincorsa per tornare in alto. In giro infatti ci sono pochi presidenti appassionati (forse troppo per certi aspetti…) e danarosi come Antonini. Ecco perché a Trapani si possono fare grosse cose. A patto di trovare il condottiero giusto. Altrimenti i granata potrebbero replicare l’annata deludente dei cugini catanesi nella stagione 2023/24. 

Scricchiola pure la panchina di Michele Pazienza ad Avellino. Non c’è più pazienza o un dirigente scafato come Giorgio Perinetti ha perso il tocco magico? La sensazione è che i dirigenti biancoverdi abbiano costruito uno squadrone in grado di lottare con Catania e Trapani fino alla fine per il primo posto. Un errore però Perinetti e Condò l’hanno commesso: andare avanti con Pazienza verso il quale dopo il mancato successo ai playoff qualcosa si era inceppato. La convinzione nei confronti dell’allenatore pugliese non era più totale. Succede. Non è e non sarà neppure l’ultimo caso di questo tipo nel calcio. Se però non cambi guida tecnica, alla prima curva i dubbi tornano a palesarsi affollando pensieri e riflessioni del management avellinese. Col Cerignola è già ultima spiaggia. Fatalità del destino: a decretare le sorti di Pazienza sarà proprio la squadra portata in alto dall’ex centrocampista del Napoli. Meglio non fidarsi degli amici, almeno per 90 minuti…