Perugia, tifosi felici per il cambio di società ma Santopadre ha investito tanto. Che bello il girone B!

14.09.2024 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Perugia, tifosi felici per il cambio di società ma Santopadre ha investito tanto. Che bello il girone B!
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un focus sui tre gironi, a partire dal raggruppamento A e da una Triestina che non è partita certo con il piede giusto. Due sconfitte in due gare, tra l'altro con avversari teoricamente alla portata e che, in alcuni casi, hanno giocato in 10, non costituiscono un buon bigliettino da visita per l'allenatore e per un gruppo di calciatori a caccia di identità. Il direttore sportivo ha pagato con l'esonero e se ciò avviene subito dopo la fine del mercato è ovvio che, di base, non ci fosse unità d'intenti e reciproca soddisfazione già da diverse settimane. La tifoseria è palesemente scontenta, non ha mai digerito fino in fondo il pregresso allontanamento di Tesser con una squadra in piena corsa per il terzo posto e pretende chiarezza da parte della proprietà dopo anni tribolati in cui si è avuta la conferma che il blasone non basta per puntare con decisione al salto di categoria. Eppure ci sarebbero tutte le componenti per rivedere gli alabardati in alto, a partire da una piazza appassionata e competente. Bene invece il Padova di Andreoletti, con tre vittorie su tre e la capacità di abbinare sprazzi di bel gioco a quella concretezza che è sempre elemento cardine in Lega Pro. Il pubblico, tuttavia, sta vivendo con apparente disincanto questa primissima fase del campionato, con poche presenze sugli spalti rispetto agli standard abituali e una fiducia ai minimi termini nei confronti del ds Mirabelli. Altalenante il Vicenza, la FeralpiSalò è riuscita finalmente a segnare dopo un'astinenza durata quasi 330 minuti.

Diana, artefice del ritorno in B della Reggiana, è reduce dal flop di Vicenza e dovrà dimostrare di essere davvero un tecnico di spessore per la categoria. Equilibrato e ricco di emozioni il girone B, come da pronostico il più imprevedibile. Sta facendo in pieno la propria parte l'Entella, cresce anche il Pescara di Baldini che si conferma implacabile in zona Cesarini, stesso discorso per una Ternana ancora in rodaggio ma con gente del calibro di Casasola, Cicerelli e Donnarumma che non ha nulla a che vedere con questa categoria. A Perugia è tornato l'entusiasmo dopo il cambio ai vertici societari, ma vorremmo fare una breve riflessione su Santopadre. E' vero che non è mai riuscito il grande salto in A ed è vero che il suo Perugia è retrocesso due volte in C, ma ogni anno - almeno sulla carta - ha investito soldi e allestito squadre di tutto rispetto. Non dimentichiamo che l'ex patron ereditò una situazione particolarmente complessa e che ha riportato in tempi record gli umbri tra i professionisti garantendo solidità finanziaria. Un in bocca al lupo a Faraoni, cui obiettivo è tentare il doppio salto gradualmente: quel mix tra sana ambizione e piedi per terra che serve in una piazza così passionale come quella biancorossa.

Nel girone C  si stanno facendo rispettare Cavese e Giugliano mentre è clamoroso il tonfo interno del Foggia col Monopoli. Un club che può contare su quel tifo dovrebbe fare del proprio stadio un fortino inespugnabile e non una terra di conquista, il bravo Brambilla dovrà lavorare molto sulla fase difensiva dopo una falsa partenza che non coincide con gli sforzi economici della proprietà. Il Picerno si conferma matricola terribile e sale a quota 7, tanta roba se si considera che la squadra ha affrontato corazzate come Avellino e Trapani e un osso duro come la Casertana. A proposito di Avellino, lo 0-0 interno col Cerignola ha acuito lo strappo tra la curva e lo staff tecnico capitanato da mister Pazienza. Tuttavia, ancora una volta, siamo d'accordo con il ds Perinetti: stravolgere tutto dopo appena tre giornate sarebbe un autogol. Certo, andasse male anche il derby di Cava lo scenario potrebbe cambiare. Ma è tempo che chi parla di progetto abbia anche...Pazienza. Infine 0-0 del Trapani a Taranto, contro un avversario rivoluzionato in concomitanza con la chiusura del mercato e che spera si faccia chiarezza rispetto alla questione stadio. Quanto ai granata siciliani, quinto punto in tre trasferte e cura Aronica che inizia a funzionare.