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Paci: "Il Padova ha qualcosa in più, Vicenza se la giocherà fino alla fine"

26.09.2024 22:15 di  Antonino Sergi   vedi letture
Paci: "Il Padova ha qualcosa in più, Vicenza se la giocherà fino alla fine"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Massimo Paci. Queste le sue parole: 

Cosa sta lasciando questo inizio di stagione in Serie C?
“Oggi sono saltate due panchine come Foggia e Legnago, la Lega Pro negli ultimi anni vengono cambiate 30-40 panchine a stagione. Si fa fatica a spiegare, ma questi numeri sono pesanti e importanti. È una bella Lega Pro, sono belle partite e un buonissimo livello sia per quanto riguarda l’organizzazione che la qualità. Ci sono squadre attrezzate bene ed è un bel campionato”. 

La Pro Vercelli sta facendo fatica, cosa pensa di questo inizio di stagione?
“Ha cambiato tanto, sono cambiati diversi giocatori e quando cambi così tanto non sempre trovi subito la quadratura. Sta vivendo un momento di difficoltà perché percepisce in campo la mancanza di compattezza, prende gol semplici e sta facendo fatica. È un ambiente particolare, molto caldo anche se non ci sono molti tifosi. Ci sono pressioni sia dalla società che dai tifosi, non è semplice quando cambi tanto. La squadra ha le potenzialità per ottenere una tranquilla salvezza, su quello non ci sono problemi anche perché il girone A mi sembra quello più abbordabile ma devono cambiar marcia, così si va poco lontano”. 

Che sviluppo può avere il girone A visti i tanti punti fatti dalle prime della classifica?
“Le neopromosse che partono bene rappresentano un trend ormai, una neopromossa il primo anno fa bene, poi magari il secondo come il Legnago inizia ad avere difficoltà. Penso sia legato all’entusiasmo, dopo la vittoria di un campionato voli sulle ali dell’entusiasmo e questo trend si sta confermando. Lo vediamo con il Caldiero che sta facendo benissimo. Il Lecco ieri ha fatto un recupero incredibile, vedere Padova e Vicenza in testa ci sta, il Renate sta facendo qualcosa di eccezionale anche se non sono sorpreso, conosco l’allenatore e in questa categoria porta sempre risultati. Il Lecco sta facendo bene sfruttando al meglio il potenziale dell’allenatore e della rosa”. 

Come vede invece le due protagoniste Padova e Vicenza?
“Sulla carta credo che il Padova abbia qualcosa in più, ma adesso è molto difficile fare un pronostico. Il campionato è lungo e nel lungo periodo si vedono le difficoltà, in quei momenti le squadre soffrono la pressione e sarà una questione di mentalità. Non conosco Andreoletti, conosco meglio Vecchi e so che saprà gestire certi momenti. Andreoletti è più giovane e non so come saprà gestire questi momenti, credo che il Padova abbia qualcosa in più ma sono sicuro che se la giocheranno entrambe fino alla fine, sono due squadre importanti che danno lustro alla categoria e meritano di vincere visto quanto hanno speso negli ultimi anni”. 

Le quattro sconfitte in fila della Triestina cosa rappresentano?
“La Triestina purtroppo non so perché in questi anni non riesce a trovare la quadratura, è difficile da spiegare perché ha tutte le carte in regola per far bene. Non l’ho mai vista quest’anno e non posso sbilanciarmi, ma sicuramente la posizione in classifica non è adeguata perché ha tutte le carte in regola per giocarsela in alta classifica. Con 15 punti di distacco è impossibile pensare di recuperare Padova e Vicenza, non dico che sarà costretta ma sarà chiamata a fare un campionato di rimessa e lottare nei playoff”. 

Con lei Ilari ha fatto la miglior stagione della carriera, che ricordi ha di quell’anno a Teramo e quanto può incidere?
“È un giocatore importante per la categoria, per me vale anche la Serie B. Quest’anno viene impiegato più arretrato, da mediano o mezzala, io lo impiegavo da esterno a piede invertito nel 4-2-3-1 e poteva incidere più in zona gol. Riesce comunque anche dal centrocampo a inserirsi bene e entrare in area di rigore, questa è la sua caratteristica principale. A Lecco si trova bene, io posso parlare solo bene di lui, è un ragazzo spettacolare e fortunato chi lo allena”. 

La Ternana vola momentaneamente in testa, lei ha giocato a Terni. Cosa può ottenere quest’anno?
“Si è ripresa bene dopo un inizio difficile, ieri ha fatto una gran partita, forse troppo anche perché non ricordo un risultato del genere in Lega Pro. Fossi stato un giocatore del Legnago avrei sofferto parecchio, quando gli altri non si fermano dopo il quarto o quinto gol è difficile, poi deve essere così perché il calcio è anche questo e va rispettato l’impegno fino alla fine, ma è una sconfitta troppo pesante per il Legnago. La Ternana è stata costruita bene, ha un organico importante, credo che Abate abbia delle idee e sta facendo bene, Poi bisogna vedere durante la stagione come andrà, facendo l’allenatore posso dirvi che a inizio stagione è tutto semplice, hai fatto il ritiro arrivano le prime vittorie ed è tutto semplice. Quando arrivano le prime sconfitte arriva il difficile, un conto è il potenziale sulla carta e un conto è quello che puoi fare poi durante la stagione. Ho giocato a Terni, conosco la piazza e seguo la Ternana. Ora si parla del cambio di proprietà, ma la squadra deve pensare solo a giocare e a fare bene sul campo per ambire a qualcosa di importante”.