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Pontedera, Bragagna: "La C è campionato appetibile, bene riforma Zola"

30.08.2024 10:40 di  Matteo Ferri   vedi letture
Pontedera, Bragagna: "La C è campionato appetibile, bene riforma Zola"
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© foto di Prospero Scolpini/TuttoSalernitana.com

Andrea Bargagna, direttore organizzativo e responsabile marketing del Pontedera, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio. Queste le sue parole:

Crede che le regole attuali del minutaggio in Serie C andrebbero riviste per valorizzare meglio i giovani italiani?
“Sicuramente è un tema molto caro a Pontedera, la nostra società ha sempre creduto e lavorato con i giovani. Detto ciò ritengo che la riforma Zola, anche per merito del presidente Marani, vada incontro a due esigenze: valorizzare i giovani, premiando le società che li fanno giocare, e portare i club a strutturarsi in modo da reperire sempre più ragazzi dai propri settori giovanili. È tutto parte di una progettualità che deve investire l’intero sistema calcistico italiano”.

Nel Pontedera Ianesi sta continuando a fare molto bene. Rimarrà anche per questa stagione?
“È un ragazzo che è cresciuto molto e per il quale il Pontedera ha fatto uno sforzo economico importante, resistendo ad offerte anche negli ultimi giorni. Ha grande prospettiva, deve crescere e credo che Pontedera sia l’ambiente ideale per farlo. L’idea di far giocare i giovani passa anche dal permettere a questi ultimi di sbagliare per crescere. Ianesi sarà comunque un punto fermo del Pontedera 2024-25”.

In una recente intervista ha parlato dello sviluppo a livello di marketing, ma ha anche detto che la nuova governance della Lega è molto attenta a queste dinamiche. Quanto è importante tutto ciò?
“L’area marketing di ogni club è un polmone imprescindibile. Oggi la Serie C è un campionato molto appetibile anche per merito del nuovo format e di Sky, che ha permesso ai singoli club di crescere, regalando molta visibilità. Pontedera in questi anni ha lavorato tanto sul brand, facendo scelte coraggiose anche con il nostro sponsor tecnico, stando attenti però a non stravolgere la passione dei tifosi”.

Quanto incide in questo discorso anche lo sviluppo delle seconde squadre?
“Hanno dato una mano importante al nostro movimento, a livello economico e di appeal. Le tre big hanno portato i riflettori su un campionato già importante, perché la Serie C non è terza a nessuno. I tre gironi sono estremamente difficili e competitivi”.

Quanto ha visto cambiare il suo lavoro da quando è arrivato in Serie C?
“Sono quindici anni che faccio la Lega Pro, tante cose sono cambiate. Gli E-Sports per esempio sono stati un cambiamento epocale, perché i giovani ora hanno un livello di attenzione minore rispetto alla durata di una partita di calcio. Ho sempre detto che dobbiamo essere bravi ad intercettare i giovani, perché è meno probabile che loro intercettino noi. In questo senso abbiamo infatti allestito un progetto E-sport molto interessante”.

Lei tiene tanto al rapporto con il tessuto cittadino. Ci sono delle nuove iniziative in programma?
“Negli ultimi anni il nostro lavoro più importante è stato creare dei contenuti che andassero anche di supporto in momenti di risultati non troppo brillanti. Sia nel marketing, dove abbiamo creato un network di aziende per creare delle relazioni, sia in iniziative volte ad avvicinare i tifosi al club. Quest’anno siamo usciti con una maglia celebrativa dei trent’anni dalla vittoria contro l’Italia di Sacchi. Le maglie stesse poi sono state scelte sempre dai tifosi stessi attraverso i social. A livello etico la piazza deve guardare poi alla sostenibilità economica ed ambientale. Pontedera è stato il primo stadio nel mondo con seggiolini di plastica interamente riciclata, mentre l’ultima innovazione, presentata oggi, è la nuova idea di informazione per la partita. Di solito negli stadi vengono date le note cartacee, ma per inquinare meno abbiamo predisposto, a partire dalla prossima giornata, in tutti i settori dei pannelli dove di volta in volta sarà inserito un qr-code che permetterà a tutti gli utenti di avere le formazioni, curiosità ed editoriali.
Noi del resto abbiamo organizzato un incontro importante con l’istituto Sant’Anna di Pisa per parlare della sostenibilità ambientale nel calcio, perché crediamo che lo sport debba essere di traino in questo aspetto”.

E di pari passo arrivano anche i risultati.
“Nella prima di campionato siamo passati dall’Infermo al Paradiso. Il Pontedera comunque fa la Lega Pro da quattordici anni consecutivi con risultati importanti e in questo periodo ha esonerato un allenatore solo. Questo la dice lunga su come la società è stata gestita dalle proprietà che si sono succedute”.