Perugia, l'ex presidente Damaschi: "Santopadre abbandonato da falsi amici"

13.09.2024 12:15 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Roberto Damaschi
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Roberto Damaschi
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Roberto Damaschi, ex presidente del Perugia, ha parlato ai colleghi de Il Messaggero della fine dell'era Santopadre: "Il calcio vive di cicli e il suo era finito da tempo. Nel giudizio sono condizionato dal rapporto che ho con lui, ma voglio spezzare una lancia in suo favore. Ha preso una società con un piede e mezzo in Lega Pro, l'ha mantenuta 12 anni soprattutto in Serie B e l'ha consegnata in Serie C non piena di debiti. Come sarà ricordata la sua gestione? Non è stato uno dei migliori presidenti del Perugia, ma neanche tra i peggiori, come ora si dice in giro. Nel finale tanti falsi amici lo hanno abbandonato e ne esce male oltre i demeriti. Il suo modo di fare un calcio prettamente personalistico e senza empatia con la piazza però lo ha penalizzato. Quale può essere stato il rimpianto più grande? Il playoff con il Benevento.

Dopo il Covid è finito tutto. Non avrei mai pensato che chiamasse Cosmi né che puntasse su Castori. Con Castori vedono il calcio in modo diametralmente opposto. La promozione con Caserta e l'anno di Alvini hanno avuto una componente di fortuna, sulla quale gli va dato merito di avere sempre puntato. L'ultima stagione la considero un'appendice di cui avrebbe fatto volentieri a meno". E in conclusione un augurio a Faroni: "Fare la mia media punti (2,12), anzi migliorarla".