ESCLUSIVA TLP - Ischia, Basile: "Con delle certezze potrei restare..."

ESCLUSIVA TLP - Ischia, Basile: "Con delle certezze potrei restare..."TMW/TuttoC.com
Salvatore Basile
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
giovedì 4 giugno 2015, 12:30Interviste TC
di Luca Esposito

Portare l’Ischia alla salvezza in Lega Pro si era fatto complicato a causa delle pressioni ambientali registratesi negli ultimi due mesi del campionato, ma la dirigenza è rimasta compatta con la squadra e tutti hanno remato dalla stessa parte. Smessa la carriera di calciatore a causa di infortuni, Salvatore Basile, a 32 anni, ha svolto attivamente il suo compito di direttore sportivo del club ischitano, dopo che aveva fatto parte dell’area scouting della Casertana e aveva lavorato per il Viareggio. Tocca a lui parlare alla fine di un campionato concluso con una salvezza sofferta, ma ottenuta, ai microfoni di TuttoLegaPro.com.

“Appena arrivato a Ischia ho trovato una situazione abbastanza complessa, a livello organizzativo e anche a livello di classifica. Con Maurizi, al quale mi lega una reciproca stima che va al di là dell’aspetto puramente sportivo, ci siamo trovati a fare fronte a una serie di difficoltà, ma è stato un piacere condividere questa esperienza a Ischia con lui. Ci siamo dovuti inventare tutto perché lì dove siamo arrivati non c’era niente, la struttura organizzativa che c’era prima aveva deciso di farsi da parte, ma alla luce dei fatti posso dire che ci siamo barcamenati alla grande con l’aiuto di qualcuno”.

Condurre alla salvezza l’Ischia non era facile: l’Aversa Normanna non ha mollato e nella gara di ritorno ha sfiorato l’impresa, ma era stato importante aver vinto largamente la partita d’andata del play-out.

“Colgo l’occasione per ringraziare tutta la squadra che è stata eccezionale, siamo arrivati a giocarci i play-out tra mille vicissitudini, perché in parecchi hanno provato a metterci i bastoni tra le ruote. Abbiamo giocato la partita d’andata in maniera straordinaria, in maniera caparbia, facendo la partita dell’anno; abbiamo rischiato poi nel match di ritorno, perché la posta in palio era troppo alta e ci siamo lasciati prendere dalla paura, ma eravamo consapevoli di ciò. Dopo il rigore trasformato da Mosciaro abbiamo avuto delle difficoltà a resistere, ma il risultato è rimasto a noi favorevole”.

Non era semplice anche perché l’ambiente non era certo paziente verso di voi. Ricordiamo che varie volte avete dovuto svolgere allenamenti sulla terraferma per poter trovare la concentrazione.

“La nostra forza è stata quella di compattarci, io, Di Bello, Iodice e mister Maurizi. Con la nostra unione abbiamo saputo superare tutto quanto e creare un rapporto forte anche con la squadra. C’erano delle difficoltà dal punto di vista economico, Di Bello ha fatto fronte ai problemi nonostante si sia trovato da solo. Può capitare che si possa contestare, non c’è dubbio, ma ciò che mi dà più fastidio è che tanta gente sapeva le difficoltà che avevamo e ha provato comunque a osteggiarci: io mi sono trovato bene a Ischia, ma mi sono chiesto se quelle persone credevano veramente nella salvezza. Il comportamento che certe persone hanno avuto non era perfetto in quel momento”.

Il suo futuro dove lo vede?

“Io sono legato all’Ischia con un altro anno di contratto, ma dovremo incontrarci con la società e capire quale potrà essere il futuro. Voglio ringraziare chi mi ha dato l’opportunità di fare questa esperienza, quindi ringrazio l’amministratore, ringrazio Iodice, e anche lo staff tecnico. Quando hai un gruppo forte e vieni fuori dalle difficoltà, poi i risultati possono arrivare”.

Ma esistono margini affinché lei possa rimanere a Ischia?

“Se trovassi nell’Ischia una società forte, sarei contento di rimanere, altrimenti bisogna guardarsi attorno. Ma ripeto che a Ischia ho vissuto un’esperienza importante”.

Qualche ringraziamento da fare?

“Ci sono tante persone che io ringrazierei, perché quando le cose non vanno bene è troppo facile abbandonare, e nelle difficoltà ho trovato chi ci ha sostenuto”.