Top & Flop di Legnago-Arezzo

18.01.2025 17:35 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Filippo Guccione
Filippo Guccione

L'Arezzo coglie la terza vittoria consecutiva in trasferta  raggiungendo momentaneamente la Vis Pesaro al 5^ posto , espugnando il "Mario Sandrini"di Legnago con un eloquente ed indiscutibile 3-0, nella gara valida per la 23^ giornata del girone B di terza serie. Se i toscani volevano una risposta alle prestazioni poco convincenti palesate nelle ultime due uscite interne contro Vis Pesaro e Pineto sono stati accontentati: gli amaranto hanno prodotto un gioco costruttivo, segnando tre reti unito ad altrettanti occasioni nel corso del primo tempo. Per i veneti la situazione è davvero preoccupante, arriva il secondo 3-0 consecutivo, nonostante i movimenti di mercato la compagine veronese non da la sensazione di poter reagire. Oggi c'erano 22 punti di differenza contro l'Arezzo e si sono visti tutti, la buona volontà non è mancata ma davanti non si costruisce nulla e ci si espone agli attacchi degli avversari. C'è ancora speranza per evitare la retrocessione diretta, ma il rischio è di infilarsi in un loop negativo: venerdì la sfida di Sestri ha tutta l'aria di essere una gara quasi decisiva. In cronaca Mattia Contini deve fare a meno di Vitale mentre Demirovic non convocato, ormai prossimo ad essere ceduto. Si dovrebbe affidare al 4-3-3 con l'arretramento sulla linea dei difensori di Zanetti al fianco di Noce, Ampollini e Ruggeri. Bombagi in cabina di regia supportato da Diaby e Leoncini. Franzolini e Morello in appoggio a Sviderdoschi. Sull'altra sponda Emanuele Troise deve fare a meno dello squalificato Gilli, oltre agli indisponibili Coccia e Renzi oltre ai lungodegenti Chierico e Damiani. Schiera lo speculare 4-3-3 senza una punta di ruolo: Gigli e Chiosa al centro della difesa, con Montini e Righetti esterni. Settembrini, Mawuli e Santoro a supporto del tridente composto da Pattarello, Tavernelli e Guccione. L'Arezzo mette subito le cose in chiaro prendendo le redini del centrocampo, il Legnago commette l'errore di interpretare la gara soltanto in chiave difensiva limitandosi a rare sortite offensive. Nel primo quarto d'ora tuttavia gli ospiti non riescono a trovare spazi e si limitano a conclusioni dalla lunga distanza, al 14' Guccione chiama in causa per la prima volta Perucchini. Al 22' è Pattarello a provarci ma il portiere di casa risponde presente. Poco dopo i toscani vanno ripetutamente vicini al vantaggio, al 25' Guccione pesca l'inserimento di Tavernelli davanti a Perucchini il suo tiro di prima intenzione viene respinto, il numero 21 la rimette in area dove Mawuli colpisce la traversa. Dopo 60 secondi Pattarello chiama in causa ancora il portiere avversario. Il Legnago tira un sospiro di sollievo ribaltando l'azione attorno alla mezz'ora, il cross di Zanetti procura un corner sul lato opposto. Dopo una breve fase di stallo passano gli ospiti al 37' sugli sviluppi di una punizione calciata dal solito "Guccione" a trovare nel cuore dell'area lo stacco vincente di Gigli. Dopo l'intervallo Contini toglie Ruggeri inserendo Tanco ma la musica non cambia; nei primi dieci minuti gli ospiti chiudono la pratica; al 4' la combinazione Tavernelli-Settembrini mette in movimento Guccione che di prima intenzione mette il pallone sotto la traversa, poi c'è gioia anche per Pattarello, il numero 10 si mette in proprio lasciando partire da destra un diagonale imparabile. Il resto della gara vede il Legnago provare almeno ad interrompere il digiuno di oltre 400 minuti senza reti, l'Arezzo gestisce le energie dando minutaggio al neo acquisto Capello e ad Ogunseye. Ecco i migliori e i peggiori del confronto:

TOP

Filippo Perucchini (Legnago): ancora tre gol sulle spalle per l'esperto portiere ex Ancona, ma per lui non ci sono responsabilità di alcun tipo. Anzi se i veneti riescono a portare lo 0-0 oltre la mezz'ora del primo tempo il merito è tutto suo, poi quando la partita si stappa diventa impresa improba opporsi al talento e alla qualità avversaria. SALVATORE DELLA PATRIA

Filippo Guccione (Arezzo): schierato in una posizione di "falso nueve" mette in difficoltà la tut'altro che ermetica difesa avversaria, non da punti di riferimento favorendo il movimento delle mezzali. Entra nelle azioni delle due reti amaranto, nella prima disegna una punizione nel cuore dell'area dove Gigli si fa trovare pronto, poi chiude una bella azione tutta di prima firmando il raddoppio. IMPRENDIBILE

FLOP

Sebastiano Svidercoschi (Legnago): le attenuanti per lui non mancano, non riceve mai palloni giocabili. I veneti pensano solo a difendere non avendo mai la forza e neanche la personalità per attaccare. Lui non fa molto per favorire i compagni restando ai margini della gara fino a quando viene sostituito. IMPALPABILE

Nessuno nell'Arezzo: stavolta c'è poco da eccepire sulla prestazione della compagine di Emauele Troise, piaciuta per atteggiamento e determinazione. In una partita trappola ha saputo affrontare la gara con lo spirito giusto cancellando dubbi, incertezze e le critiche di questa settimana PROMOSSI