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Latina, Boscaglia:"Abbiamo avuto un calo psicologico, dobbiamo fare passi in avanti"

15.12.2024 20:15 di  Laerte Salvini   vedi letture
Latina, Boscaglia:"Abbiamo avuto un calo psicologico, dobbiamo fare passi in avanti"
TMW/TuttoC.com

In vista del match di domani contro l’Audace Cerignola, mister Roberto Boscaglia è intervenuto in sala stampa per analizzare il momento del suo Latina. 

Oggi, sembra passata un'eternità dalla partita con il Potenza, perché tante cose sono accadute. Parliamo innanzitutto del campo: dopo la partita persa in malo modo, aveva detto che non aveva ancora ben chiaro il motivo per cui questo Latina abbia degli alti e bassi così evidenti. Si è fatto un'idea questa settimana?

“No, è evidente che abbiamo avuto un calo psicologico molto importante. Da questo dobbiamo ripartire, da quello che abbiamo fatto nei primi 50 minuti di Potenza e accantonare quello che è successo dopo. È evidente, ripeto come ho detto prima, che la squadra abbia avuto dei cali di tensione. Abbiamo subito un 1-2 feroce subito dopo l'1-1 che ci ha completamente fatto uscire dalla partita, ma questo non deve succedere. Eravamo assolutamente in partita e abbiamo fatto, secondo me, molto bene durante i primi 50 minuti. Su questo comunque abbiamo lavorato sia dal punto di vista tecnico e tattico, ma soprattutto dal punto di vista mentale per non lasciar perdere le partite. Le partite si giocano fino alla fine, indipendentemente dal fatto che tu possa subire un contraccolpo psicologico per un gol subito mentre stai facendo bene. Il calcio è questo, vive anche di episodi, e noi dobbiamo accettarli per come arrivano e reagire. È su questo che dobbiamo fare i passi in avanti più importanti”.

È inevitabile parlare di quello che è successo tornando a Latina, con l'aggressione subita mentre eravate sul pullman. Può avere un contraccolpo psicologico?

“A me queste cose interessano molto poco. Non voglio parlarne. Io penso che i tifosi debbano sostenere la squadra al 100% durante le partite e poi, a fine partita, quando le cose non vanno bene o vanno bene, hanno il diritto di dire quello che vogliono, fischiare, fare critiche. Ma quello che è successo non è calcio, non c’entra niente col calcio, e non compete a me parlarne. I tifosi hanno il dovere di incitare la squadra, perché è la squadra del cuore. Se poi la squadra perde una partita 5-1, hanno il diritto di criticare. Ma ciò che è accaduto va oltre il calcio. Non credo sia qualcosa legato ai tifosi della Latina, perché nessun tifoso al mondo dovrebbe fare questo. Sono cose che non c’entrano col calcio e non voglio parlarne”.

Come è stata accolta dalla squadra questa vicenda?

“È probabile che influisca. I giocatori, in ogni caso, hanno bisogno di tranquillità e serenità per lavorare. Una situazione del genere non migliora la serenità della squadra. È una cosa che possono dominare, ma non va bene. Ripeto, sono cose di cui non voglio parlare”.

Tornando alla sconfitta a Potenza, dopo la partita aveva detto che era mancata una reazione, sia tecnica che emotiva. In settimana ha lavorato su questo aspetto con i suoi ragazzi?

“Sì, ma lavorare sulle emozioni e sulle motivazioni dei singoli non è semplice. Quando si dice che l’allenatore deve lavorare sulla testa o fare il motivatore, non è il nostro mestiere principale. Noi facciamo gli allenatori. Un giocatore che gioca tra i professionisti dovrebbe avere già le motivazioni di per sé. Se non le ha, non può fare il calciatore. Il talento non basta. Se hai talento ma non hai carattere, emozioni o motivazioni, vai a fare spettacolo nei circhi equestri, ma non puoi giocare a calcio. Sono sicuro che i miei giocatori abbiano il carattere e debbano tirarlo fuori. Non spetta a me scavare nelle loro vite per cercare le loro motivazioni. Stanno giocando a Latina, una piazza importantissima, con una maglia importante. Se non trovano motivazione in questo, non c’è altro da aggiungere”.

Come è possibile alternare prestazioni molto belle, come quelle di Sorrento e Picerno, a sconfitte pesanti come quelle di Trapani, Crotone e Potenza?

“Probabilmente dobbiamo ancora crescere caratterialmente. Non siamo ancora a un livello tale da poter reagire a tutte le situazioni che si presentano in partita. Questo ci dà modo di lavorare e capire su cosa dobbiamo insistere, in particolare sulla reazione emotiva e motivazionale. Sono sicuro che i ragazzi abbiano questa forza dentro, ma bisogna tirarla fuori al momento giusto. Le partite non sempre vanno nella direzione giusta. Può capitare di andare in svantaggio, e sugli episodi negativi bisogna lottare. Non è solo una questione tecnica o tattica, ma anche caratteriale ed emotiva. Dobbiamo aiutare i ragazzi a capire che le situazioni negative si ribaltano con coraggio. A Potenza stavamo facendo una grande partita, quasi ribaltando il risultato. Poi siamo stati ribaltati noi. Questo è il calcio, e dobbiamo capirlo”.

A livello di formazione, ci sono buone notizie?

“Abbiamo qualche problema. Non credo ci siano rientri, perché abbiamo uno squalificato e due giocatori con piccoli problemi. Speriamo di recuperarli entro domani”.

Che tipo di avversario si aspetta?

“Un avversario molto forte, ben allenato, con tanti giocatori bravi che hanno fatto anche categorie superiori. Sarà una partita dura, ma dobbiamo esserne consapevoli fin dall’inizio”.