Rimini, Buscè confessa: "Stavo andando anch'io ad esultare sotto la curva"

24.09.2024 10:50 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Antonio Buscè
TMW/TuttoC.com
Antonio Buscè
© foto di Stefano Scarpetti

È giunta ieri sera, nel posticipo casalingo contro il Milan Futuro, la prima vittoria del Rimini in questo campionato, grazie ad un gol di Cernigoi. In sala stampa c'è quindi il commento di mister Antonio Buscè, come raccolto dai colleghi di NewsRimini. “La prima vittoria è arrivata nel momento anche giusto, dove stavamo recriminando qualche punto perso per strada. Nonostante le difficoltà di una partita molto molto difficile, contro una squadra con grande individualità e grande qualità, ma già dai primi minuti i ragazzi l’hanno capito, l’abbiamo detto in questi giorni, post Lucchese, che affrontavamo una squadra che se andavamo piano, se non riuscivamo a mantenere l’intensità sui portatori di palla, a farli giocare con tempo e spazio a loro disposizione questi ti mettono la palla dove vogliono. A maggior ragione, quindi, faccio un plauso alla squadra, anche a chi è entrato, molto molto bene, una vittoria per l’ambiente, per la società, per noi staff, giocatori, è un toccasana, una bella boccata d’ossigeno”.

Nel primo tempo il Milan ha costruito tanto, nella ripresa, dopo che il Rimini si è portato in vantaggio, non è subentrata la paura di prendere gol. “Quando ti trovi davanti giocatori di spessore, nonostante la giovane età, comunque il Milan è sempre il Milan. Qui si tratta veramente di patrimoni enormi per il Milan. Sapevamo tutto questo, sapevamo di subire, sapevamo che magari potessero tirarci qualche volta in porta e Simone (Colombi, ndr) ha fatto molto bene, ha dato coraggio alla squadra, ha fatto quell’intervento pronti via da portiere forte, da portiere che risponde presente e dà quell’adrenalina a tutti i ragazzi, a tutti i compagni. E da lì secondo me i ragazzi si sono un po’ sciolti, hanno preso le misure e piano piano siamo venuti fuori. Ci aspettavamo anche questa partita, magari soffrire un po’ di più, e la cosa importante era metterci tutto quello che avevano dentro: di cuore, di testa, di gambe. Ripeto: hanno fatto una partita straordinaria. Da qui bisogna iniziare, andare avanti. E questo è lo spirito che ci deve accompagnare sempre, in tutte le partite”.

Sul match-winner Cernigoi: “È tutto il lavoro che fa la squadra, e quindi quando un attaccante fa quel lavoro ed è il primo a dare gli input ai compagni poi non mi meraviglio che possa fare anche gol perché è sempre vivo nel gioco della squadra, sia in possesso che in non possesso palla. Quindi tutto il lavoro che ha fatto la squadra e tutto il lavoro che ha fatto lui sono stati premiati, sia dal gol che dalla vittoria della squadra”. Era anche più vicino alla curva. “Stavo andando anche io ad esultare sotto la curva”.