Lecco, Aliberti: "Il sogno è la B. Minadeo? C'è un accordo sulla parola"

25.06.2024 11:00 di  Valeria Debbia   vedi letture
Aniello Aliberti
TMW/TuttoC.com
Aniello Aliberti
© foto di luca.bargellini

Aniello Aliberti, neopatron del Lecco, è intervenuto nel corso di “Speciale Unica Calcio Lecco” e - come riportano i colleghi de La Provincia - ha aperto il cassetto dei sogni: "Il sogno è la serie B, ma per farlo bisogna riuscire a costruire un grande amalgama tra allenatore e giocatori, giovani ed esperti. Noi dobbiamo crederci ma poi è sempre il campo a decidere". E ha raccontato come è avvenuto il suo approdo in bluceleste: "Avevo quasi deciso di andare via, quando non ho trovato altri imprenditori lecchesi che mi accompagnassero. Ero quasi dell’idea di lasciar perdere. Ma per me il giorno dell’iscrizione è stato un dramma: Di Nunno non aveva fatto la fideiussione il giovedì sera precedente la scadenza del 20 giugno. Ho dormito malissimo e poco quella notte. Avevo la responsabilità di dargli una mano, anche se non ero neanche proprietario. Però se non l’avessi fatta, saremmo andati in serie D. Ho saltato l’ostacolo". 

Sul futuro ds Antonio Minadeo, Aliberti non ammette ma non smentisce: "C’è un accordo sulla parola, ci siamo già stretti la mano, ma solo dal primo luglio potremo annunciarlo ufficialmente. Io lo do per scontato ma manca solamente il fatto tecnico della firma. La società dalla quale lui proviene già sa, ma il termine contrattuale va rispettato. Chi è stato scelto è davvero voglioso di vincere. Ha già esperienza, ha avuto buoni risultati, anzi ottimi, riteniamo essere una buona scelta".

Mentre sull'allenatore: “Manca poco al ritiro e poi inizia quasi il campionato. Entro l’inizio di questa settimana definiremo l’allenatore. Uno più su di età e gli altri due giovani: voglia di lavorare, voglia di vincere. E anche nella valutazione dei giocatori abbiamo bisogno di gente che suda la maglia. Non poco, però: deve essere da strizzare, già a fine primo tempo". Foschi e Malgrati: "Con Foschi dobbiamo solamente concludere l’accordo della risoluzione. Poi ci sono cose burocratiche e tecniche da portare a termine. Con Foschi abbiamo trovato un accordo, con Malgrati invece è ancora nella rosa, per ora".