INTERVISTA TC - Petrone: "In Lega Pro vedo poca programmazione"

INTERVISTA TC - Petrone: "In Lega Pro vedo poca programmazione"TMW/TuttoC.com
venerdì 11 agosto 2023, 18:00Interviste TC
di Raffaella Bon

Il tecnico Mario Petrone parla ai microfoni di TuttoC.com della Serie C pronta a ripartire: "In Serie C negli ultimi anni vedo poca programmazione, a parte le squadre più blasonate ci sono poche entrate e il livello tecnico inevitabilmente si abbassa, sia per quanto riguarda i calciatori che la classe dirigenziale".

Che mercato stiamo vedendo?
"Vedo un mercato con pochi colpi importanti e tante scommesse. Le rose sono poco competitive, non è un caso che scorso anno abbiano vinto il campionato tre società come Feralpisalò, Reggiana e Catanzaro che hanno dato continuità ai rispettivi progetti tecnici. Quest'anno il Catania sta allestendo una squadra di categoria per vincere subito il campionato, credo che se la giocherà con il Crotone".

Come valuti il nuovo Rimini?
"Da un lato mi dispiace per Alfredo Rota, però se ha fatto questo passaggio è per il bene del club. In questa piazza si può fare calcio in maniera seria, c'è un direttore sportivo capace e lo ha dimostrato anche lo scorso anno".

E il Lumezzane neopromosso?
"Sono contento che sia tornato in C, lì si può fare calcio senza pressioni e i giovani mettersi in mostra. Gli auguro di raggiungere i propri obiettivi".

Cosa c'è nel tuo futuro?
"Abbiamo questo progetto di inclusione sociale che portiamo avanti da sei anni e al quale mi dedico quando non sono impegnato sui campi. Finita l'estate l'obiettivo è rituffarsi nel mio mondo lavorativo, ho voluto prendere un anno sabbatico dopo l'esperienza in Sudamerica per studiarmi il calcio che avevo lasciato tre anni fa in Italia".

Che differenze ci sono?
"C'è una parte sociale completamente diversa, anche se sono professionisti a tutti gli effetti sia in Ecuador che in Honduras. Dobbiamo essere bravi ad adattarci al loro modo di vivere la vita, un allenatore integralista non può coesistere con quella che è la loro realtà locale. Ho conosciuto tanti talenti che continuo a seguire da lontano. Non tutti però sono interessati a venire a giocare in Europa, se lo fanno è principalmente per necessità".