Bentornato Livorno! Ternana, come mettersi i bastoni tra le ruote

Oggi partiamo dal campionato di Serie D, da chi lo lascia e torna in C. Livorno, per chi ha la mia età, è Lucarelli che dice no al milione, è Protti che con lui fa coppia e segnano un sacco di gol. È l’istrionico Aldo Spinelli, è Diamanti con il suo sinistro delicato, è Paulinho che per un anno sembrava un fuoriclasse. È una realtà di provincia che era arrivata in alto, e che ieri è tornata nel professionismo.
La promozione dei labronici, come spesso accade in questi casi, offre anche lo spunto per qualche riflessione. Si discute molto di riforme e di tagli, su queste pagine il sottoscritto ha anche scritto in più occasioni che questi ultimi potrebbero anche essere necessari, a patto di essere fatti per bene. Ecco, bisogna stare attenti a toccare la geografia della Serie C, perché racconta l’Italia più di quanto non riescano a fare altri campionati, con la sua copertura del territorio e la sua eterogeneità che è anche ricchezza. Poi si può fare tutto, in qualche caso si deve anche, ma con accortezza e non tanto per fare.
Torniamo alle cose di C nel senso più attuale del termine. La Ternana gioca a mettersi i bastoni tra le ruote, altrimenti non c’è spiegazione. Dopo la mini-rivoluzione seguita al cambio di proprietà, con la separazione da Foresti che aveva contribuito a costruire la squadra, che pure era stata assorbita abbastanza bene dalla squadra, dopo aver dovuto incassare la mezza rivolta dello spogliatoio a seguito del primo esonero di Ignazio Abate (che peraltro pare piacere parecchio in B, comprensibilmente), la società l’ha rifatto. Risultato: 0-1 in casa dal Carpi ed Entella - brava - che scappa via a +8, campionato praticamente in ghiaccio. Restano i playoff, ma se i presupposti sono questi…
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati