Lucarelli pronto a entrare nella storia: sarà il primo ad allenare due squadre nella stessa stagione. La nuova regola fra lati positivi, negativi e possibili sospetti

08.11.2023 00:00 di  Tommaso Maschio   vedi letture
Lucarelli pronto a entrare nella storia: sarà il primo ad allenare due squadre nella stessa stagione. La nuova regola fra lati positivi, negativi e possibili sospetti
TMW/TuttoC.com

Con tutta probabilità sarà Cristiano Lucarelli, fresco di esonero da parte della Ternana in Serie B, a usufruire del nuovo regolamento che permette agli allenatori sollevati dal proprio incarico entro il 20 dicembre di poter tornare in gioco, in qualsiasi serie, nella stessa stagione calcistica senza dover aspettare mesi per ripartire (salvo essere richiamati dal club che li aveva precedentemente allontanati). Lucarelli dovrebbe infatti ripartire dalla Serie C e dall'ambizioso Catania che alla fine ha ceduto alla 'moda' di esonerare il tecnico a cui ci si era affidati a inizio stagione per cercare una svolta. L'ex centravanti di Livorno e Lecce – fra le altre -entrerà dunque nella storia per essere il primo a usufruire del nuovo regolamento tornando sulla panchina etnea dove ha lasciato ottimi ricordi con un secondo posto nel 2017-18 e un sesto, da subentrante, nel 2019-20.

A prescindere da Lucarelli la nuova regola ha aperto un dibattito fra favorevoli, contrari e chi avrebbe gradito qualche limitazione. Da un lato infatti la possibilità per un allenatore di non dover attendere mesi e mesi, se non un'intera stagione in caso di esonero dopo poche giornate come accaduto in questa stagione, per tornare in campo è da vedere in maniera positiva. Si trattava di un limitazione fuori dal tempo (altrove addirittura si può pagare la clausola per liberare un tecnico legato a un altro club), troppo penalizzante per i tecnici perché spesso giudicati in maniera troppo frettolosa da un club – e più volte abbiamo sottolineato come certe scelte fossero dettate da programmazioni solo a parole e smentite dai fatti – e impossibilitati a rimettersi in gioco presto perdendo magari anche treni importanti che in questo caso potrebbero essere invece colti al volo. L'altra faccia della medaglia è però che si restringano le possibilità per coloro che hanno iniziato una stagione senza squadra e si trovano ora ad avere a che fare con una concorrenza aumentata, magari di tecnici provenienti dalle serie superiori e giudicati – a torto o a ragione – più appetibili dai club chiamati a rilanciare le proprie ambizioni.

Infine c'è la questione legata alla possibilità di allenare in qualunque serie senza limitazioni, quindi anche nello stesso girone di Serie C da cui si è stati esonerati. Per esempio Rastelli potrebbe essere chiamato alla guida di un altro club del raggruppamento meridionale e trovarsi di fronte all'Avellino con cui aveva iniziato la stagione. Per evitare sarebbe bastato copiare la norma della Serie D dove un allenatore esonerato può tornare in corsa nella stessa stagione, ma a patto che lo faccia con un club di un girone diverso da quello in cui aveva iniziato. Questo anche per evitare, si sa siamo il paese del sospetto, che qualcuno giochi a farsi esonerare per poi guidare un altro club, magari più ambizioso. Pochi anni fa il caso di Massimo Oddo fece parecchio discutere, soprattutto sui social, poiché dopo la retrocessione ai play off di Serie B sulla panchina del Perugia andò a guidare proprio quel Pescara contro cui aveva perso lo spareggio. Una scelta legittima, ma che comunque fece fatto storcere il naso a molti. E si trattava di due stagioni diverse e non della stessa. Figuriamoci cosa potrebbe accadere in un caso simile (ovviamente senza retrocessione in mezzo) nel corso della stessa annata.