Che ne sarà di Padova, Entella e Audace Cerignola (neocapolista solitaria)? Minifuga solo per i biancoscudati che aspettano il derby di Vicenza: è davvero una C senza padroni?

Che ne sarà di Padova, Entella e Audace Cerignola (neocapolista solitaria)? Minifuga solo per i biancoscudati che aspettano il derby di Vicenza: è davvero una C senza padroni?
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Oggi alle 00:00Il Punto
di Valeria Debbia

26 gare disputate su 38. 68% di campionato che se ne è andato. E - al contrario di quanto accaduto la scorsa stagione - nessuna vera fuga conclamata. Nessuna squadra su cui ipotizzare possa già avere un piede in Serie B. Anche il Padova, che fino alla sconfitta del 'Gavagnin-Nocini' sembrava diretta verso l'obiettivo senza colpo ferire, ha in un certo modo riaperto i giochi, tanto più in vista del derby di domenica prossima contro la vicecapolista Vicenza (nonostante il passo falso di quest'ultima, domenica a Salò, ma ci torneremo...).

Andiamo per gradi: di questi tempi l'anno scorso avevamo puntato su un terno di numeri (non per giocare al Lotto, tanto avremmo fallito miseramente!) per indicare quanto i distacchi del Girone A (8 punti) e del Girone B (12) fossero talmente consistenti da poter già decretare la promossa in cadetteria (ed infatti Mantova e Cesena staccarono poi il pass per la Serie B). Il tutto messo in correlazione con un percorso un po' più stentato da parte delle inseguitrici Padova e Torres (biancoscudati reduci nel frangente da due pareggi e sardi incappati in tre ko di fila con ben 9 reti subite). Mentre il vantaggio nel Girone C di 6 punti - quello attuale del Padova nel Girone A - ci aveva portato a parlare di un discorso più complesso, anche se poi sappiamo tutti che la Juve Stabia in B ci è andata comunque (nel frangente aveva però alle sue spalle un Picerno che non sbagliava un colpo).

Quindi tornando all'attualità: la lezione delle Vespe lascia sensazioni positive al Padova; 6 punti potrebbero essere un buon viatico. Ma, c'è sempre un ma in questi casi. Come detto i biancoscudati hanno perso l'imbattibilità in casa della Virtus Verona e contestualmente hanno sentito fortemente il fiato sul collo del Vicenza, avvicinatosi di tre punti. Domenica, però, si sono nuovamente rimescolate le carte in tavola con il Lane che ha posto fine alla sua serie di 7 risultati utili di fila (di cui 6 successi) con un pesante ko a Salò (anche se la Feralpi è un ostico avversario essendo terza classificata, anche se a 'soli' 48 punti). E domenica 16 febbraio alle 15 è previsto il derby al 'Menti' (all'andata ad esultare fu l'undici di Andreoletti). 

Per quanto riguarda, invece, la Virtus Entella, capolista del Girone B, ma a soli tre punti dopo il rotondo successo della Ternana (del 'redivivo' Abate) sull'Arezzo (del neotecnico Bucchi, che probabilmente sognava un altro tipo di esordio), c'è da dire che non perde dalla sesta giornata, quando cadde in casa contro l'allora capolista Pescara. 20 risultati utili consecutivi hanno significato conquista della vetta, anche grazie ad un Delfino claudicante e alla squadra umbra stessa che ha inanellato qualche pareggio di troppo, oltre ad un inopinato ko a Pineto. 

Aperta - e quindi molto divertente - anche la lotta nel Girone C, anche grazie all'astinenza dai tre punti in cui è incappata la vecchia capolista Benevento (in vetta dalla decima alla ventunesima giornata, ma 3 pareggi e una sconfitta l'hanno da lì allontanata e sono pure costati la panchina ad Auteri, con l'esordio di Pazienza caratterizzato da un ulteriore ko). A beneficiarne prima il Monopoli, che però nelle ultime quattro uscite è incappata in due passi falsi. Ed ora l'Audace Cerignola. che col colpo di Caserta firmato Achik ha messo tre punti tra sé e il Gabbiano, conquistando il primato solitario dopo averlo solo accarezzato alla quarta giornata.

Detto dell'anno scorso, dove i distacchi monstre avevano già incanalato i giochi, qui ci troviamo di fronte a qualche similitudine maggiore alla stagione 2022/23, quando di questi tempi, la Feralpisalò - a pari punti con la Pro Sesto - rincorreva il Pordenone, capolista e avanti di due lunghezze (mentre la Reggiana viaggiava a +7 sul Cesena e il Catanzaro a +8 sul Crotone); mentre l'anno prima ancora il Südtirol volava spedito verso la cadetteria con 10 lunghezze di distacco sul Padova; Modena a +5 sulla Reggiana; Bari a +5 sulla Virtus Francavilla (virtualmente 8 visto che i galletti avevano una gara da recuperare).

Chissà se gli attuali distacchi risicati ci daranno modo di assistere ancora a qualche psicodramma o harakiri o addirittura a suicidi sportivi come successe all'Alessandria nel 2016/17, quando i mandrogni subirono la beffa delle beffe ad opera della Cremonese...