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Catania, Castellini: "La fascia di capitano non è un peso"

17.10.2024 21:00 di  Giacomo Principato   vedi letture
Catania, Castellini: "La fascia di capitano non è un peso"
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Alessio Castellini, difensore e capitano del Catania, è intervenuto sulle frequenze di Tmw Radio, durante il Programma “A Tutta C”

Il Catania sta lottando ai vertici e la squadra è molto competitiva. Che bilancio fai finora!
“Purtroppo l’anno scorso non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Quei sette minuti nella sfida dei playoff contro l’Avellino sono stati pesanti da accettare, ma quest’anno i risultati stanno parlando per noi”.

Quanto è importante trovare l’equilibrio in rosa tra giovani ed esperti?
“Tutto l’organico sta lavorando insieme da un mese e mezzo o due, su alcune situazioni stiamo lavorando quotidianamente. Purtroppo abbiamo avuto alcuni infortuni di compagni importanti, le cui carriere parlano per loro stessi. I più esperti sicuramente fanno tenere alta l’attenzione in tutti i momenti”.

Toscano è un allenatore che cura molto i dettagli di campo. Come ci state trovando con lui?
“Ci siamo adattati, dapprima abbiamo iniziato con un modulo, mentre ora facciamo un 3-5-2 con due mezzali di spinta. Stiamo imparando i meccanismi di gioco, il mister non lascia nulla al caso e cerca di migliorare giorno per giorno. È un allenatore che cura molto i dettagli di campo”.



Che inizio di stagione è stato per Adamonis? Finora sono arrivati addirittura sei coorte inviolate.
“Sia Marius che Klavs (Bethers) sono due portieri molto bravi. In queste partite non subiamo tantissimo, ma quando capita loro sanno farsi trovare sempre pronti. Noi lavoriamo molto sulla fase di contenimento e quindi più si va avanti più i risultati continuano ad arrivare”.

Un capitano giovane come te ha conquistato subito la fiducia di tutta la tifoseria. Che effetto fa tutto questo per un ragazzo del 2003?
“È una bellissima sensazione, la fascia di capitano non deve essere vista come un peso, ma come uno stimolo per fare ancora meglio. Dev’essere una forza in più da portare in campo, anche per coloro che sono sugli spalti. Stiamo cercando di cavalcare l’entusiasmo e di fare sempre del nostro meglio”.

Tuo zio Paolo ha fatto una carriera importante. Ti ha aiutato nel tuo percorso?
“In famiglia abbiamo sempre lavorato in silenzio per fare sempre meglio. Lui è sempre disponibile per qualche consiglio e in più, lavorando nella TMP Soccer di Tullio Tinti, che è anche la mia agenzia, sono sempre in contatto con lui“.

La prossima partita contro il Foggia sarà in un contesto difficile per quanto accaduto fuori dal campo, ma anche perché i rossoneri rappresentano un avversario difficile. Come la state preparando?
“Sarà un partita molto sentita per le tifoserie, dispiace per ciò che è successo ai tre ragazzi del Foggia. Anche per quello ci sarà un clima non semplice. Noi di solito prepariamo la partita basandoci soprattutto su noi stessi, poi abbiamo delle tattiche per studiare come andare a prendere l’avversario. Non credo comunque che cambieremo il nostro modo di giocare”.

Finora avete avuto marcatori diversi, avete tante soluzioni in attacco.
“Abbiamo tanti giocatori validi in tutti i ruoli, soprattutto in attacco. Abbiamo gente che la scorsa stagione e che in tutta la carriera ha sempre fatto gol. Ci sono tanti elementi importanti e tutti sanno che devono dare il massimo, perché poi sono pronti gli altri per subentrare”.