Legnago, Bagatti: "Retrocessione prevedibile. È un giorno amaro"

Più di così non si poteva fare in casa Legnago: la vittoria ad Ascoli è arrivata, ma con essa anche la retrocessione in Serie D, a causa dei soli 29 punti raccolti in stagione che hanno costretto i veneti a chiudere ultimi, a due lunghezze dal Sestri Levante.
Mister Massimo Bagatti si è quindi presentato in sala stampa per commentare l'infausto verdetto finale: "Era prevedibile, sapevamo che dovevamo vincere ma che poteva non bastare. È un giorno amaro. Dispiace tantissimo ma ai ragazzi non posso rimproverare niente, parlando del mio percorso dove abbiamo conquistato 15 punti e abbiamo giocato alla pari contro squadre di caratura superiore alla nostra, giocandocela sempre alla fine. Peccato non siano stati abbastanza i punti per evitare la retrocessione. Troppi limiti nella rosa? Il limite di questa rosa era l'esperienza, ovvio che qualcosa lo paghi, se poi finisci in un girone dove SPAL e Milan Futuro si giocano la salvezza penso di aver già detto tutto sul livello. Abbiamo sempre fatto le prestazioni, a volte qualche episodio ci è girato un po' strano, meritavamo qualche punto in più che ci avrebbe permesso di fare i playout e di provare il miracolo sportivo. Ai ragazzi ho detto che per quanto riguarda il mio percorso devo solo ringraziarli, abbiamo preso complimenti, escono da questo campionato a testa alta, sono giovani e hanno tutto il tempo per prendere le loro soddisfazioni. Da chi ripartire? La società ha tutte le conoscenze per fare una D importante. Io resto? Legnago è casa, ma questi discorsi ora non mi interessano, spero solo si ritorni presto nei professionisti perché Legnago se lo merita".
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