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Marani: "Seconde squadre? Bisogna vedere se c'è posto, priorità alla C"

03.10.2024 14:15 di  Marco Pieracci  Twitter:    vedi letture
Marani: "Seconde squadre? Bisogna vedere se c'è posto, priorità alla C"
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Ospite di A Tutta C, su TMW Radio, all'indomni della sua elezione alla presidenza della Lega Pro Matteo Marani si è soffermato sul tema delle seconde squadre: "Il tema è molto ampio, furono portate dal sub-commissario Costacurta nel 2018 perché l’Italia non si qualificava al mondiale. Sembrava qualcosa di impossibile, mentre si è ripetuto nel 2022 e quella decisione fu presa il giorno dopo l’eliminazione dal mondiale. Il modello è quello spagnolo ed è un’idea che va avanti da molto tempo, adesso è prematuro capire che incidenza hanno le seconde squadre, da quest’anno abbiamo altre due squadre oltre alla Juve e ci vorranno altri 5 anni per capire se questa scelta paga o meno. La Spagna campione d’Europa ha 20 giocatori su 26 con presenze nelle seconde squadre. La scelta è della Federazione, la Serie C ha dato grande disponibilità e forse era più facile dichiararsi contrari ma si sarebbe tolta una possibilità importante. Sul lavoro con i giovani questo è solo un piccolo contributo, c’è il lavoro dei settori giovanili, c’è il lavoro sui giovani che arrivano in prestito in Serie C.

Bisogna vedere se ci sarà posto per altre seconde squadre, c’è stata solo una società che non ha avuto i requisiti per iscriversi. Se ci sarà uno spazio che si libererà e ci sarà una seconda squadra pronta si ragionerà di questo ingresso. I ripescaggi si verificheranno con le squadre di Serie C, la priorità andrà alle squadre di Serie C. Noi diamo disponibilità alla formazione, ma nei playoff non si potranno far scendere in alcun modo giocatori della squadra A, abbiamo impedito che i giocatori della prima squadra scendano a giocare con la seconda squadra perché si altererebbe il livello della competizione. Abbiamo dovuto dividere le seconde squadre nei tre gironi, non potevamo permettere un campionato sbilanciato con tre seconde squadre nello stesso girone. Dietro le quinte poi bisogna sempre combattere”.