Altro che figlio di papà: c’è un Under 30 alla conquista della Serie C. Con la Juve nel destino…

Non chiamatelo figlio di papà. Un’etichetta scomoda e fastidiosa con la quale era stato costretto a convivere sino alla scorsa stagione, ma cancellata definitivamente in pochi mesi. Non poteva sperare in un Benvenuto al Sud migliore Matteo Lovisa, che dopo gli anni di Pordenone ha dimostrato di saper camminare da solo. Anzi va pure meglio. Per informazioni chiedere alla Juve Stabia prima in classifica nel Girone C, che sogna in grande grazie alle sue intuizioni di mercato. Una rosa costruita spendendo appena un milione di euro (lordo). Tanta roba. Chissà se non si sia pentito di non aver lasciato prima la comfort zone casalinga del club neroverde. Perché spesso papà Mauro a Pordenone più che agevolarlo si è rivelato un ostacolo. Quante litigate - raccontano i ben informati - per il budget a disposizione da utilizzare in sede di campagna acquisti. La palestra ideale per crescere e prepararsi, dimostrando di essere un giovane dirigente di talento. Al timone dei Ramarri il quasi 28enne uomo-mercato ha puntato in tempi non sospetti su tanti ragazzi, poi consacratesi nel grande calcio di Serie A. Lovisa fu il primo a puntare con convinzione in Serie B su Tommaso Pobega e Michele Di Gregorio, che prima della sua chiamata avevano giocato solo in B. Scelte vincenti come testimoniò lo storico quarto posto centrato da matricola in cadetteria.
Oggi il centrocampista classe 1999 milita in pianta stabile al Milan; mentre Di Gre è uno dei migliori portieri in assoluto della massima serie e appare destinato a volare dal Monza in una big a fine stagione. Ma non finisce qui: dal suo Pordenone hanno spiccato il volo anche Patrick Ciurria e Nicolò Cambiaghi. Gente che oggi gioca stabilmente titolare e da protagonista in A. Malato di statistiche, Matteo guarda decine di video al giorno per scoprire e studiare giocatori. L'analisi al video resta importante, così come i dati numerici. Il campo però resta il giudice più importante e il dirigente friulani ama andare a seguire dal vivo dalle 3 alle 5 partite a settimane. Il modo ideale per tenere l'occhio allenato e restare sul pezzo. Conscio del fatto che il meglio debba ancora venire. Adesso a Castellammare si gode il boom di Thiam e Bellich. Il lavoro di Matteo Lovisa sta rendendo, infatti, grande di nuovo la Juve Stabia e chissà che nel suo futuro (è in scadenza…) non possa esserci un'altra Juve... Ogni riferimento alla Vecchia Signora non è puramente casuale. Cristiano Giuntoli lo stima e potrebbe magari esserci un posto nello staff del dirigente juventino, anche se la sensazione è che oggi Lovisa voglia continuare a lavorare in prima persona. Magari volando di nuovo in B. Questa volta in sella a una Vespa…
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