Riccardo Innocenti & Nicole Venerucci

Riccardo Innocenti & Nicole Venerucci
sabato 18 dicembre 2010, 00:01Ho sposato 1 calciatore
di Scilla Esposito
La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano.

Riccardo Innocenti, classe ’74 attaccante del Taranto già dalla scorsa stagione, vanta una carriera calcistica di ben 17 anni con squadre come il Baracca Lugo, Gualdo, Gallipoli, e Marcianise. Abbiamo intervistato Nicole Venerucci sua moglie, che ci ha raccontato com’è nato il loro amore.

Nicole, come vi siete conosciuti?

Io lavoravo in un negozio di ottica e lui frequentava spesso il bar che era di fronte… poi tra un aperitivo e un altro, siamo usciti insieme e ci siamo piaciuti”.

Eravate entrambi single?

No… (ride) non proprio. Però è andata bene lo stesso no?” .

Come ti ha corteggiata?

Diciamo che è stata l’unica persona che mi ha calmata un pochino, perché ero un po’ vivace. Mi ha corteggiata con la pazienza e con i suoi modi”.

 

Quando hai capito che era l’uomo per te?

Inizialmente mi ha colpito il nome, Riccardo, come mio padre, ho pensato fosse un segno del destino; e poi il suo modo di fare: è una bravissima persona”.

 

Da quanto tempo siete sposati?

Siamo sposati dal 2007 e abbiamo due bellissimi bambini: Niccolò che ha 4 anni e mezzo e Rebecca che ne ha uno e mezzo; sono la nostra gioia”.

Che tipo di padre è Riccardo?

E’ un padre bravissimo, e non lo dico perchè è mio marito. Mio figlio impazzisce per lui e questa è la dimostrazione di quanto dico”.

Come ti ha chiesto di sposarlo?

Veramente io non volevo sposarmi, per me andava bene così, solo che quando è nato Niccolò, il mio primo figlio, abbiamo iniziato a pensarci in modo più serio e così contro ogni convenzione sono stata io che l’ho proposto a lui; l’ abbiamo fatto anche per i nostri figli”.

 

Qual è il tuo rapporto con il calcio?

Devo dire che mi piace il calcio, sono anche tifosa della Juventus. Non mi è dispiaciuto quando ho saputo che era un calciatore, e poi quando si vive insieme, molte dinamiche calcistiche si capiscono meglio”.