Taranto, APS Taras 706 a.C.: ''Siamo alla deriva. Chiediamo rispetto per i tifosi''

17.01.2025 17:50 di  Maurizio Calò   vedi letture
Taranto, APS Taras 706 a.C.: ''Siamo alla deriva. Chiediamo rispetto per i tifosi''
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com

In un duro comunicato di questa mattina,  l'APS Taras 706 a.C. manifesta il suo disappunto per la situazione che si sta vivendo in casa Taranto. Ecco il testo integrale dello stesso.

''UN CALVARIO SENZA FINE. Ad inizio stagione, abbiamo assistito allo smantellamento dell'impianto della squadra con cui avremmo dovuto affrontare questo campionato, per malcelati problemi di sostenibilità, seguito dalla nomina alla Direzione Generale del Taranto di Fabrizio Lucchesi, che ha avviato la campagna di distruzione di ciò che rimaneva. Non è bastato. Si è proseguito con gli avvicendamenti continui di malcapitati allenatori, lasciati al loro destino con direttori sportivi improvvisati. Non è bastato mezzo campionato di abbandono totale della squadra, costretta a dissetarsi e curarsi con le collette di anonimi benefattori. Non sono bastate le figuracce in campo e fuori. L' APS Taras a.C, in considerazione dell'ennesima nomina assurda di questa stagione, quella di Rinaldo Zerbo a nuovo Direttore Generale - in attesa di comunicazioni ufficiali, anch'esse ormai prive di registi e attori - chiede rispetto per la passione di tutti i suoi tifosi! Siamo completamente alla deriva: figurarsi se si parla di piani industriali, questi sconosciuti! Ad oggi si ha la viva percezione che manchi qualsiasi elemento per garantire l'ordinario. E in questo scenario drammatico, anzichè lavorare almeno alla strategia per salvare il club - con il professionismo oramai ragionevolmente perso - si preferisce ancora affidare la gestione a figure dal passato controverso. Mentre assistiamo inermi all'assordante silenzio delle controparti, coinvolte in una trattativa estenuante per la cessione delle quote di maggioranza del Taranto, riteniamo inconcepibili le agghiaccianti decisioni di chi, dietro ad un disimpegno finora solo dichiarato, ha artatamente fatto e disfatto la tela in tutti i passaggi cruciali per la cessione del club, restandone inopinatamente al comando e isolandolo"