Crotone, Longo: "Sempre sentito parte integrante progetto, percepito stima"

20.12.2024 12:40 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Emilio Longo
TMW/TuttoC.com
Emilio Longo

Dopo essere stato blindato dal presidente Vrenna anche nei momenti più bui passati dal Crotone, mister Emilio Longo lo ha confermato anche ieri in conferenza stampa: "Non c’è stato un solo momento in cui mi sia sentito di non essere nella possibilità di essere parte integrante del progetto. Quello che dice il presidente – ha rimarcato Longo, come riportato dai colleghi di calciocrotone – è assolutamente vero. L’ho ritrovato al mio fianco dopo tre minuti che era finita la partita con l’Avellino, giusto il tempo che lui scendesse dalla tribuna: è stata la prima persona che è venuta ad abbracciarmi in panchina. Un gesto che gli riconoscerò sempre, che porterò con me".

"Ho sempre percepito fiducia e stima, non è mai cambiato il modo in cui venissi salutato al campo, dall’addetto al magazzino a tutta la struttura all’interno del Centro sportivo. Nonostante il periodo di difficoltà – ha ricordato l’allenatore rossoblù -, non ho mai notato una espressione del viso diversa da quella che avevo sempre visto. Il tutto è frutto della sensibilità e dell’umanità che ho trovato. E questa credo sia stata messa la base sulla quale abbiamo costruito la crescita del Crotone".

"Dico di più: chiunque sarebbe venuto dopo di me, avrebbe fatto gli stessi risultati prendendosi tutti i benefici del buon lavoro che era stato fatto. E magari, come spesso accade nel calcio, si sarebbe detto: “abbiamo fatto bene a cambiare”. Invece noi ci siamo stretti attorno alla forza di credere in quello che si stava facendo giornalmente, e io, ripeto, questa forza l’ho sentita sempre dandomi, ovviamente, più responsabilità".

"È straordinario – ha aggiunto Longo – avere un presidente e la direzione generale al proprio fianco dopo una sconfitta pesante, senza che mai si fosse parlato per un solo attimo della possibilità di poter cambiare l’atteggiamento tecnico-tattico. Una delle parole che ho sentito spesso dal mio presidente è stata “fai quello che vuoi, hai carta bianca”. Stessi discorsi che ripeteva il direttore generale. Addirittura erano stati anche messi in preventivo grandi cambiamenti a gennaio, qualora non avessimo raccolto i frutti del lavoro svolto. Ecco ho sempre sentito quella fiducia che un allenatore deve avere, e spero di ripagarla con il lavoro costante sul campo".