Un altro club di Serie A sbarca in Lega Pro. Quando cambiare allenatore serve...

Editoriale di Nicolò Schira
19.12.2024 00:00 di  Redazione TC   vedi letture
Un altro club di Serie A sbarca in Lega Pro. Quando cambiare allenatore serve...
TMW/TuttoC.com

Dopo Juventus, Atalanta e Milan (in rigoroso ordine cronologico…) un’altra big di Serie A si appresta a sbarcare in Lega Pro col progetto della Seconda Squadra. Il club in questione è l’Inter che con l’avvento di Oaktree al timone della società ha ricevuto l’impulso di accelerare affinché dal prossimo luglio anche i nerazzurri possano presentarsi ai nastri di partenza della Serie C con la propria formazione Under 23. Il progetto sta prendendo forma e i dirigenti interisti stanno iniziando a incontrare anche dirigenti e operatori che gravitano nella terza serie, per conoscere bene la categoria che dovranno andare a disputare. Il progetto sta prendendo forma e l’Inter punta a essere la quarta squadra di A a sbarcare nella terza serie. 

Nel marasma delle panchine di Serie C va posto l’accento su due mosse che si stanno rivelando particolarmente efficaci. Della serie: quando cambiare guida tecnica rappresenta la svolta della stagione. È il caso di Juventus Next Gen e Triestina. L’Under 23 bianconera ha, letteralmente, svoltato dopo l’esonero di Paolo Montero e il ritorno sulla panchina juventina di Massimo Brambilla. Col senno del poi si può tranquillamente dire che non confermarlo per puntare sull’ex difensore della Juve di Lippi sia stato un azzardo. Anzi un salto nel buio, visto che il ritorno del Brambo è coinciso con 10 punti in 4 partite. Un ritmo da Playoff altro che zona salvezza, anche se l’obiettivo primario della Next Gen è quello di uscire dalla sabbie mobili della zona Playout. Dopodiché proveranno a bissare la rimonta della scorsa stagione, in cui la Juve U23 si era arrampicata fino alla fase finale nazionale degli spareggi promozione. Viaggia a ritmi dai primi posti pure la Triestina targata Attilio Tesser. L’uomo giusto al posto giusto, verrebbe da dire. E i numeri in tal senso non mentono: 7 punti in 3 giornate, giocando contro le corazzate del torneo Padova e Vicenza, testimoniano la bontà del tecnico di Montebelluna che si conferma un’assoluta garanzia a questi livelli. Chissà se fosse stato al timone degli alabardati dall’inizio del torneo, forse ora nel Girone A si parlerebbe di volata a tre invece che di duello promozione…