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Monopoli, il ds: "Giusto sognare, ma non dimentichiamo da dove siamo partiti. Su Caputo..."

18.12.2024 12:00 di  Ivan Cardia   vedi letture
Monopoli, il ds: "Giusto sognare, ma non dimentichiamo da dove siamo partiti. Su Caputo..."

Il Monopoli vola e sogna in grande. La formazione pugliese, reduce dal successo per 4-0 sul Taranto, è seconda nel girone C di Serie C. Ma si può ancora considerare una sorpresa? Ne abbiamo parlato con Marcello Chiricallo, direttore sportivo dei biancoverdi: "Io penso di sì, noi siamo partiti cercando di raggiungere l'obiettivo di una salvezza tranquilla, dopo una stagione molto molto difficile. Non dimentichiamo che l'anno scorso il Monopoli si è salvato a due minuti dalla fine dei playout - dice a TuttoC e TMW -, io sono rientrato a Monopoli dopo esserci stato tre anni fa e aver vissuto un'esperienza molto positiva, ma noi non siamo certo partiti con l'intenzione di primeggiare, in un girone con tante squadre di blasone: l'idea era di fare un campionato tranquillo. Oggi la squadra è andata oltre le aspettative, speriamo di porci un obiettivo ulteriore che sono i playoff, magari in una posizione più competitiva".

Qual è il segreto del Monopoli?

"Quando si costruiscono le squadre, per come la vedo io, va fatto un mix fra giocatori giovani e più esperti. Il primo aspetto fondamentale è stato quello di riportare a Monopoli un allenatore che conoscevo come Colombo: è riuscito a costruire un gruppo andato oltre le aspettative. E anche a superare qualche difficoltà: penso alla difesa che per due mesi è stata in grande difficoltà numerica". 


Arriva il mercato: aiuterete Colombo con qualche innesto?

"Dobbiamo partire da alcune priorità. Anzitutto abbiamo perso dei giocatori importanti, penso per esempio a Vazquez: cercheremo di sostituirlo, e non sappiamo ancora quando potrà rientrare Calvano, un altro giocatore su cui avevo puntato, dovrà operarsi e potrà rientrare spero fra un paio di mesi. La nostra filosofia è chiara: se avremo la possibilità di giocarcela ce la giocheremo, senza però fare voli pindarici. Ci sono società come Benevento, Benevento, Cerignola, Catania, Trapani, Crotone: sono club importanti, che hanno possibilità di investimenti superiori ai nostri. Dove non puoi arrivare con la forza economica, ci arrivi con le idee".

A proposito di mercato: se le faccio il nome di Caputo?

"Io non so se è un giocatore che ha la volontà di chiudere la carriera in Serie C. Non so se ha gli stimoli per giocare in Lega Pro, peraltro a livello economico ha sempre avuto contratti molto diversi rispetto a quelli di cui si può parlare a Monopoli".

Torniamo all'obiettivo stagionale: l'appetito viene mangiando?

"È normale, noi abbiamo 35 punti. L'obiettivo salvezza si può fissare a 42-43 punti e possiamo dire che è quasi raggiunto, è normale pensare ad altro. Io però non voglio perdere di vista la nostra realtà: è giusto sognare, ma bisogna sempre tenere i piedi per terra, essere coerenti e pensare al nostro organico, a dove siamo partiti".

Lo chiedo direttamente. Serie B è una parola che si può dire?

"Le rispondo onestamente: dal Monopoli, inteso come staff, allenatore, giocatori, dirigenza, non è una parola che sta uscendo. Un altro conto è, giustamente, l'ambiente che ci circonda e che vive con entusiasmo il momento: il Monopoli gioca da tanti anni in C, non ha mai fatto la Serie B e per i tifosi è bello sognare, è giusto che lo facciano. Noi però dobbiamo solo continuare a dimostrare quello che siamo, una squadra importante con le sue caratteristiche".

Quanto orgoglio c'è nell'aver partecipato a questa che si può definire un'era d'oro per il Monopoli?

"Tanto, negli anni questa città è esplosa sotto l'aspetto turistico: oggi è una meta ambita da tutti e non solo dagli italiani. Quello di Monopoli è un ambiente dove si vive bene e in maniera serena, si ha la possibilità di lavorare e questa è una cosa fondamentale".