Attilio Tesser, leggasi alla voce taumaturgo

17.12.2024 01:00 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
Attilio Tesser, leggasi alla voce taumaturgo

Sette punti in sedici gare. Sette punti in tre gare. È la stessa squadra, la Triestina. Poco più di un mese fa vi parlavamo della dura vita dell'allenatore della Triestina. O meglio, degli allenatori: Santoni, Marino, Clotet. Nessuno di loro è riuscito a trovare il bandolo della matassa. Ci voleva un guaritore, uno sciamano, un taumaturgo. Serviva Attilio Tesser. 

È stata la prima mossa del neo direttore sportivo Delli Carri. Che non ha fatto altro che alzare il telefono e richiamare un tecnico già sotto contratto, sollevato dall'incarico nel febbraio scorso con quasi il 60% di vittorie e la squadra in alta classifica. Non serviva nient'altro perché, a conti fatti, che la Triestina si trovasse così in difficoltà era un mister per tutti quanti. Un'ottima rosa sulla carta, un pubblico affezionato - seppur giustamente arrabbiato per l'avvio di stagione - una società comunque economicamente solida. 

Bastava mettere - o meglio, rimettere - la persona giusta al posto giusto. Tesser ha davvero fatto miracoli? Beh, numeri alla mano sembra di sì, perché in tre partite ha fatto tanto quanto nelle precedenti 16. Pareggio in casa del Padova, primo in classifica, vittoria sul Vicenza secondo, successo a Novara, squadra che aveva conquistato 8 punti nelle quattro precedenti partite. 

Nella voce dei calciatori si percepisce netto il cambiamento. Così El Azrak, che a Novara ha segnato la rete da tre punti: "Tesser è un allenatore che sa esattamente come tenere in mano una squadra e un gruppo, fa in modo che nessuno si senta escluso perché tutti in campo e in panchina sanno che possono dare il loro contributo come all'interno di una famiglia, questo è davvero molto importante per tutti anche quando ogni giorno ci si ritrova per gli allenamenti. Siamo felici che sia tornato e la differenza credo si veda".

Gli fa eco Olivieri, che ha messo a segno un'altra doppietta dopo quella contro il Vicenza: "Il merito non è soltanto mio ma di tutta la squadra, finalmente siamo una compagine che ha voglia di lottare su ogni pallone e di portare a casa la vittoria ogni domenica. Siamo quadrati, tutti remano per lo stesso obiettivo". 

Certo, piedi per terra, gli alabardati sono ancora penultimi - non potrebbe essere altrimenti, vista la zavorra delle tante sconfitte -  ma c'è tutto il girone di ritorno. E se il buongiorno si vede dal mattino...

Un'ultimo dato. La percentuale di vittorie di Tesser? Sopra il 60%, come quando se ne era andato qualche mese fa.