AlbinoLeffe, Longo: "Sto riprendendo la condizione, ora puntiamo in alto"
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Dio benedica gli accenti regionali. Raccontano un Paese, raccontano quella persona, con la sua identità, la sua storia, il suo percorso. Salvatore Longo apre bocca ed è subito Catania, Sicilia orientale, zagare e zafferano. Che meraviglia. C'è voluto un po' prima che l'attaccante centrale classe 2000 dell'AlbinoLeffe venisse nella sala stampa di Zanica: partito bene con un settembre super (3 centri in 3 partite consecutive), l'etneo ha avuto un infortunio alla fascia plantare occorso a inizio novembre nella gara contro la Clodiense Chioggia, stop che lo ha riconsegnato al rettangolo verde solo dieci giorni fa a Busto Arsizio. Longo è quel tipo di attaccante per il quale i numeri non raccontano tutto. C'è tanto lavoro nel modo di stare in campo di "Sasà" e, se Zoma può continuare a "fare il Zoma", un pezzo della storia sarà raccontato anche dalla presenza in attacco di questo metro e novanta di altezza che sgomita e porta a spasso gli uomini aprendo varchi mortiferi, pur avendo dimostrato quest'anno di saper vedere bene la porta. Laureato in Scienze Motorie, scuola Fiorentina, esperienze con le maglie del Bisceglie, della Pergolettese e della Turris, Longo nella storia della "Celeste" si inserisce perfettamente nella scia di quegli uomini del sud che si integrano favolosamente nella nebbia di Zanica, nord che più nord non si può. Da Giorgione passando per Agnello fino a Longo: un patto d'amore da un capo all'altro dell'Autostrada del Sole.
E parole al miele quelle proferite da Longo in sala stampa, tra la consapevolezza di essere all'interno di un progetto solido e la vicinanza, quest'anno, di un pezzo di famiglia, il fratellino Mattia classe 2006 che pure sta facendo bene nella Primavera bluceleste. Punta centrale anch'egli, in casa Longo usano uno stampo solo. "Sto molto meglio e sto lavorando duramente per raggiungere la condizione" spiega la punta ventiquattrenne. "Oggi (ieri, ndr) è stata una bella partita, usciamo dal campo davvero felici. Ora non ci nascondiamo, puntiamo in alto. C'è stato un switch mentale che ci ha permesso di recuperare quei punti che avevamo perso nel girone di andata, siamo un bel gruppo e si è visto anche contro il Renate: volevamo questa vittoria e c'è sempre in campo la sensazione di poter risolvere le gare e di portarle a casa a nostro favore. Certo, io e Zoma siamo complementari ma tutti gli attaccanti sono importanti e fortunatamente c'è ampia scelta in avanti e, in questo senso, anche l'arrivo di Sorrentino, giocatore di categoria, ci aiuta a vivere una sana competizione. Ora ci godiamo la classifica, iniziare la settimana dopo vittorie di questo tipo ti permette di allenarti con serenità. Il rapporto con mio fratello? Sono felicissimo, vederlo crescere calcisticamente è una soddisfazione anche perché ora viviamo insieme e ci sproniamo a vicenda. Gli do qualche consiglio, lui ne da a me anche se è più piccolo perché i consigli sono sempre utili. Mi sento davvero bene, dentro e fuori dal campo".
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