Monza: la dott.ssa Brugnoni tra asta, ripescaggio e penalizzazione

Dopo che le prime tre aste fallimentari sono andate deserte, i curatori fallimentari del Monza, dott.ssa Elisabetta Brugnoni e dott. Giuseppe Nicosia, in accordo col Giudice Delegato, Giovanni Battista Nardecchia, hanno deciso di organizzarne una ulteriore per lunedì 22 giugno alle ore 15.

Dalle colonne di Monza-News.it è la stessa dott.ssa Brugnoni a fare delle importanti precisazioni in vista del cruciale appuntamento: "Chi fosse interessato ad acquisire la società dopo l’asta di lunedì con l’obiettivo di fare la Serie D faccia bene i calcoli di convenienza economica. Lunedì con meno di 950mila euro si rileva una società che l’anno prossimo farà la Lega Pro. E’ vero che è possibile rilevare solo il marchio senza accollarsi il debito sportivo (ora a quota 827mila euro, ndr) per iscriversi a campionati inferiori, come la Serie D, ma con quali certezze e soprattutto, con quali costi da sostenere?". 

"La richiesta di ripescaggio dalla Serie D alla Lega Pro – ha quindi concluso la curatrice fallimentare biancorossa – potrà essere fatta soltanto al termine del prossimo campionato (al termine della stagione 2015/16, ndr) a patto che la squadra riesca ad entrare in graduatoria e previo versamento della somma di euro 600mila a fondo perduto".

Sull'eventuale penalità per illeciti sportivi che potrebbe scoraggiare i possibili acquirenti (ricordiamo infatti che l'ex direttore generale biancorosso, Mauro Ulizio, è coinvolto nell'inchiesta Dirty Soccer, ndr), la dott.ssa Brugnoni non si sbilancia, ma la normativa in questione parla chiaramente di responsabilità oggettiva della società: acquisendo il titolo all’asta e costituendo pertanto una nuova società (non c'è un passaggio di consegne o un trasferimento d'azienda) si cambierebbe il soggetto giuridico, che resterebbe ben distinto da quello che ha commesso l’eventuale illecito.