Fano, Bartolini sfida il Perugia: "Non partiamo sconfitti, dobbiamo fare la partita perfetta"

Fano, Bartolini sfida il Perugia: "Non partiamo sconfitti, dobbiamo fare la partita perfetta"TMW/TuttoC.com
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sabato 19 novembre 2011, 20:40Altre news
di Redazione TLP
fonte Andrea Piccini

Dopo un anno passato in Umbria, il bomber di Forlimpopoli, Enrico Bartolini, è tornato ad indossare la maglia granata del Fano, maglia con la quale si è affermato tra i professionisti e con la quale si presenterà domani al Curi come ex.

Enrico, torni a Perugia dopo neanche 6 mesi. Come ti senti alla vigilia di  questo importante e sentito match?

"Mi sento molto sereno, contento di tornare in quello stadio, di rivedere 
tanti amici, la sto vivendo come un' esperienza molto positiva".


Che emozioni si provano a calcare il terreno di uno stadio così importante come il Curi?

"È bellissimo, una sensazione unica, quando entri in quello stadio senti i 
brividi e provi qualcosa di molto particolare".


Un' annata piena di soddisfazioni la tua, a Perugia, con la promozione in Seconda Divisone e la vittoria della Coppa Italia di serie D, condita per te da 9 gol in campionato e 3 in Coppa Italia. Che sensazioni ti ha trasmesso il popolo del Grifo?
"Annata bellissima piena di soddisfazioni, la soddisfazione più grande è stata quella di vedere tantissima gente allo stadio anche in serie D. 
Si è creato un entusiasmo incredibile intorno a noi e questo gratifica 
molto".


Si prospetta un gran bel duello tra te e l' ex granata Cacioli, che conosci bene avendoci giocato sia a Fano sia nel capoluogo umbro lo scorso anno ...

"E un mio amico, ci sentiamo praticamente tutte le settimane, però i 90 minuti sono i 90 minuti quindi sarà  una bella battaglia ( ovviamente se andrò in campo ). È fortissimo ha un temperamento incredibile che contagia tutta la squadra ed è un giocatore molto importante per loro".


Chi è il giocatore degli umbri che temi di più?
 
"Clemente, sta facendo un campionato strepitoso. Lì davanti fa davvero la differenza, ogni calcio piazzato per lui è una possibilità".


Che ne pensi della promessa perugina Curti?
"Un ragazzo molto bravo. Veniva aggregato a noi spesso, ha esordito a Montevarchi alla penultima giornata di campionato l' anno scorso, ma giocava come centrocampista centrale, mentre quest' anno l' hanno arretrato e gli hanno trovato il ruolo giusto".


Il Perugia sta attraversando un periodo altalenante a livello di risultati, 
credi che il Fano possa riuscire nell' impresa?
"Non partiamo sconfitti , dobbiamo fare la partita perfetta e può non bastare. Sono sicuro che se saremo concentrati per tutti i 90 minuti giocando con grinta e determinazione possiamo portare via dei punti. Ne sono convinto anche se c’e da dire che loro hanno una squadra veramente forte, che potrebbe fare benissimo anche in Prima Divisione".


Che differenze hai trovato tra le due piazzi rivali? 
"Ho il massimo rispetto per entrambe le piazze, pero c'è da dire che Perugia è città abituata ad un calcio di un certo livello. L'anno scorso abbiamo avuto una media spettatori intorno alle 4.000 persone con picchi di 6.000. È una società che ha nello staff medico e nei dirigenti tante persone che hanno fatto la seria A, c' è un' organizzazione massimale, ai calciatori non manca niente".

Ora uno sguardo al presente:
 hai lasciato l'Alma alla fine della stagione 2009/2010 dopo la tua migliore stagione a livello realizzativo tra i professionisti (10 reti). Avresti mai pensato di tornare un giorno a vestire il granata?

"Non sono andato via per scelta mia, ma è stata una scelta societaria. Quello che speravo una volta andato via da Perugia era di tornare qua. È la mia seconda casa, è il quarto anno che gioco a Fano, sono felice di essere qua e 
voglio far bene anche quest' anno: voglio dimostrare di essere un giocatore importante per la categoria e di essere un giocatore importante per il Fano".


Sei a quota 35 reti con il club fanese e sei amato dal pubblico del Mancini che si riconosce in te per la personalità del guerriero che non molla mai che ti contraddistingue. Che rapporto hai con la piazza fanese?

"Il mio rapporto con la piazza fanese è incredibile perchè mi hanno sostenuto dal primo giorno che sono arrivato quattro anni fa, al giorno che sono andato via. Quest' anno appena tornato ho sentito, e sento, il loro calore che deriva dalle mie prestazioni: per il momento non sto facendo ancora bene, però sono convinto di poter migliorare, sento che la condizione sta pian piano crescendo dopo un inizio un po' travagliato dovuto ad una preparazione non adeguata, a causa del mio tardivo arrivo. Inoltre ho dovuto scontare la squalifica avuta lo scorso anno con il Perugia e infine ho avuto dei problemi al legamento collaterale del ginocchio. Comunque il rapporto con la tifoseria e la città di Fano è stupendo, non potrebbe essere migliore, sto benissimo a Fano e spero di poterli ripagare al più presto".

Quale impressione ti ha fatto la nuova proprietà?

"Ottima. Il presidente Gabellini è un presidente molto presente, ci ha sempre sostenuto anche quando le cose andavano meno bene. La società è sempre presente nel nome del Ds Pompilio, di Giovanni Piccoli: ci danno sempre una mano, ci 
spronano, hanno sempre un atteggiamento molto positivo che serve alla squadra".


Come ti trovi con i tuoi nuovi partner offensivi Marolda e Piccoli?
"Mi trovo bene con loro, li conoscevo già tutti e due prima del mio arrivo a Fano. Con Piccoli ci avevo già giocato insieme nelle giovanili del Cesena, Marolda l'ho conosciuto fuori dal campo. Sono due bravi ragazzi, possiamo e 
dobbiamo migliorare l'intesa, mi trovo bene con i giocatori forti e loro lo sono, quando troveremo l'intesa perfetta faremo molto di più, purtroppo giochiamo insieme da poco meno di 3 mesi (Bartolini è arrivato il 1 settembre, ndr) 
ma siamo sulla buona strada".


Come vedi il proseguo della stagione granata? Pensi che sia ancora possibile agguantare il treno dei play off nonostante la gravosa penalizzazione?

"Adesso è presto per dirlo perchè ancora la classifica è abbastanza brutta, anzi è bruttissima. Sicuramente i risultati dell' ultimo mese come dimostrano le 4 vittorie nelle ultime 6 partite, intervallate dalle sfortunate trasferta 
di Aversa e soprattutto di Chieti, mi fa ben sperare per una buona classifica. A gennaio/febbraio vedremo dove potremo arrivare, per ora nessun calcolo, dobbiamo solo pensare a tirarci fuori dalle zone basse della classifica".


Per concludere: Enrico qual' è stato il momento più bello che hai vissuto per ora a Fano?

"Il raggiungimento dei play off nella stagione 2009/2010. Il Fano non raggiungeva tale obiettivo dalla stagione 1994/1995, è stato un momento bellissimo, peccato per come è andata. Quella stagione è stata piena di soddisfazioni, un risultato insperato: ci davano per spacciati e abbiamo sorpreso tutti".