Fresco: "Accordo Como-Virtus Verona? Possibile, vi racconto come stanno le cose"

La Virtus Verona potrebbe diventare la succursale del Como in Lega Pro. Una notizia rimbalzata da più parti negli ultimi giorni e che il presidente, nonché mister, del club rossoblù, Luigi Fresco, ha confermato ai microfoni di TuttoC.com: "È in corso un dialogo con i comaschi per una possibile partnership. Non una semplice seconda squadra ma un'allenza tra le due parti che possa giovare a entrambi: loro potrebbero far crescere al meglio i giovani di proprietà e, al contempo, avere la prelazione sui nostri giovani di maggior valore. Non siamo l'unico club che ha avuto contatti con il Como ma, allo stesso tempo, non ho sentito solamente il team lombardo, anzi. Anche un altro paio di club sono interessati a un accordo del genere ma mantengo riserbo sui nomi. Del resto anche questa trattativa col Como sarebbe dovuta rimanere segreta...".
C'è il rischio che la Virtus Verona perda la sua identità?
"Per nulla. Il cambiamento non dev'essere per forza rivoluzione. L'identità virtussina rimarrà la stessa e, anzi, potrà continuare a esistere nel tempo grazie a una partnership del genere. Non dovete pensare a 25 giocatori mandati in toto dal Como o da un altro club qui da noi ma a una commistione: una parte di giocatori loro, una parte di nostra proprietà. Quello che cerchiamo è una società di riferimento forte e con determinati valori. Il club lariano, ad esempio, li rispecchia in pieno. A tal proposito mi piace molto Fabregas, mi piace il suo stile d'allenamento dentro e fuori dal campo: quest'estate ha portato tutta la squadra a sue spese a Ibiza per festeggiare la promozione. Una cosa che io ho fatto per vent'anni proprio qui alla Virtus. Vedo, quindi, una comunanza d'idee prima ancora che un partner in affari".
Entro quando si dovrà chiudere questa o qualsiasi altra trattativa del genere?
"Entro aprile al massimo, perché poi bisogna organizzare la nuova stagione. È vero che stiamo andando bene e che la salvezza è a un passo ma non possiamo perdere mesi preziosi aspettando una chiamata dall'alto. Ma sono fiducioso che l'accordo possa arrivare presto".
Intanto siete salvi. Ora testa ai playoff, magari da una posizione di rilievo.
"Siamo salvi sostanzialmente, non matematicamente. Una volta ottenuti i tre punti mancanti, potremo pensare a conquistare un posto negli spareggi promozione. Ci piacerebbe giocare nuovamente in casa, davanti ai nostri tifosi, una o più gare di playoff. La squadra c'è, sta facendo benissimo nonostante gli infortuni, e possiamo farcela. Ma occhio a non montarci la testa".
Vicenza o Padova in B?
"La questione si è riaperta alla grande. Vedo i patavini ancora in vantaggio perché possono sbagliare ancora un match mentre i vicentini non hanno più questa possibilità".
Si parla ancora di riforma in Serie C. Che ne pensa?
"Con tutto il rispetto di questo mondo, non credo che il taglio dei club sia cosa buona e giusta. I club con i bacini d'utenza più ampi spingono per una riforma in tal senso ma vorrei ricordare che, a saltare per aria, in questi anni, non sono state le piccole squadre ma le grandi. Piuttosto che chiedere il taglio dei club, bisognerebbe tagliare le spese, stare più attenti a cosa si fa col budget a disposizione. È indubbio, ovviamente, che servirà una maggior contribuzione dai piani alti: i club di C ottengono cifre nemmeno lontanamente paragonabili ai club di B".
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