Santarcangelo, pres Brolli a TLP: "Dall'alto tutto più bello ma nessun relax. Giovani? Siam andati a cercarli fino in Papua Nuova Guinea..."

Santarcangelo, pres Brolli a TLP: "Dall'alto tutto più bello ma nessun relax. Giovani? Siam andati a cercarli fino in Papua Nuova Guinea..."TMW/TuttoC.com
Santarcangelo Calcio
© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com
mercoledì 11 dicembre 2013, 11:00Interviste TC
di Francesco Ferrari

Mai così in alto nella sua storia. Il Santarcangelo, formazione di Seconda Divisione Lega Pro, ha scelto il momento migliore per stupire. Il team romagnolo, infatti, da alcune settimane è in testa alla classifica del Girone A di 2^ Divisione. Dopo un inizio non esaltante, i gialloblù hanno inanellato una lunga serie di risultati utili che li ha portati fino all'attuale posizione in graduatoria. Un semplice caso oppure frutto di programmazione? Ecco che ne pensa Roberto Brolli, presidente del Santarcangelo.

Cosa si prova ad essere in vetta alla classifica?

"Beh è più bello vedere la classifica dall'alto (ride, ndr). A parte gli scherzi, in questo momento la squadra sta giocando veramente bene: nelle ultime dieci partite ne abbiamo vinte otto e pareggiate due: dopo il pareggio di Alessandria abbiamo solo vinto. Non posso che essere contento dei ragazzi".

Domenica avete sbancato Mantova in rimonta...

"È stata un'ottima prestazione della squadra. Loro erano molto motivati nell'affrontarci e la società virgiliana aveva applicato una politica di abbassamento dei prezzi per favorire l'afflusso di tifosi al Martelli. Diciamo che era un'ambiente calcisticamente ostile al Santarcangelo. Dopo aver subito il gol ed aver terminato in svantaggio il primo tempo, la strada sembrava spianata per un loro successo. Invece i ragazzi hanno saputo rimontare e resistere agli attacchi dei padroni di casa e questo non è poco per una squadra piccola come la nostra".

Dopo aver raggiunto il Bassano in testa puntate a superarlo?

"Una cosa alla volta per carità. Affronteremo i veneti tra due giornate ma prima c'è il Monza: una squadra molto forte che ha grandi individualità come Grauso e Gasbarroni, molto validi per la categoria. Non possiamo permetterci di sottovalutarli".

La Lga Pro unica è più vicina...

"Tutte le squadre corrono con questo obiettivo ma noi dobbiamo rimanere concentrati e con i piedi per terra, consci che abbiamo messo da parte un buon gruzzoletto di punti che ci permetterà di affrontare con un pò più di serenità il girone di ritorno. Ma ripeto, guai a rilassarsi".

Sogna in grande Presidente?

"Prima di tutto mai fare il passo più lungo della gamba. Certo che aver portato la società tra i professionisti è un grande orgoglio ma non dobbiamo strafare. Sono presidente da vent'anni ed i miei soci sono persone che hanno una grandissima passione e negli ultimi anni mi hanno aiutato tanto nella gestione della società. Ora stiamo ristrutturando la società cercando di adattarla al calcio professionistico guardando con attenzione ai bilanci".

Cosa deve fare una società piccola per sopravvivere?

"Puntare sul settore giovanile. Non ci sono tante altre vie. Devi cercare di fare delle plusvalenze ed investire sui ragazzi è l'unico modo che abbiamo. Oltre a destinare risorse, la società  deve essere in grado di far crescere i ragazzi e questa capacità rende un club affidabile. Se ci riesci cominceranno ad avvicinarsi team importanti con cui inizi a collaborare, come sta accadendo anche a noi". 

Avete ottenuto dei risultati da questa politica?

"Certamente. Abbiamo scoperto due talenti che poi sono stati venduti a due grandi squadre: sono Camara ed Alhassane Soumah ed ora giocano titolari rispettivamente nelle primavere di Inter e Juventus. Due ragazzi del '96 che hanno un grande futuro: il primo è sempre tra i migliori dei nerazzurri mentre il secondo ha già messo a segno 4 reti con i bianconeri. Li siamo andati a scoprire in Papua Nuova Guinea e nel giro di un anno sono riusciti a dimostrare il loro valore".

Ultima domanda, cosa ne pensa della nuova riforma della Lega Pro?

"Penso sia giusta anche se il modo verso cui ci stiamo andando non è dei migliori. Diciamo che non è stato un percorso lineare. Sono favorevole perchè aumenterà il livello tecnico del campionato e ne guadagnerà lo spettacolo ed essendo una lega unica sarà anche più facile che venga seguita con più attenzione dai più importanti media e network italiani che potranno dare grande visibilità ad ogni partita. Speriamo di esserci l'anno prossimo e verificare sulla nostra pelle questi cambiamenti".