Intervista TC

Gatto: "Grande campionato dell'Entella, l'empatia tra Gallo e la squadra determinante"

Gatto: "Grande campionato dell'Entella, l'empatia tra Gallo e la squadra determinante"TMW/TuttoC.com
© foto di Ivan Benedetto/Uff. Stampa Pro Vercelli
Ieri alle 20:40Interviste TC
di Raffaella Bon

Leonardo Gatto, ex centrocampista di Virtus Entella, Ascoli, Pro Vercelli e Triestina tra le altre, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com:

Cosa pensi della vittoria dell'Entella?
"Penso che arrivi da molto lontano. Io ho giocato lì, una città piccola, ma un club con un'organizzazione molto importante. E soprattutto un presidente, Gozzi, che fa la differenza. Ci ha messo sempre cuore e soprattutto non ha mai mollato. Fanno B e C da tanti anni, ha sempre mantenuto un soldi organigramma societario, con in primis un direttore molto in gamba come Superbi. Gozzi penso sia stata la vera forza. Hanno scelto un allenatore come Gallo che ho avuto modo di conoscere all'Atalanta (era tecnico del settore giovanile nerazzurro, ndr), già ai tempi si vedevano le sue qualità professionali e soprattutto umane. Penso che nel calcio di oggi l'impatto empatico fa la differenza".

Il gruppo è stato quindi fondamentale.
"Sì, credo che questa empatia tra tecnico e squadra può esser stata decisiva. Io sono stato lì tanti anni fa, non conosco molti giocatori di ora, ma conoscendo mister Gallo e la società, so che si basano molto su questo".

Il mister è stato un condottiero importante.
"Hanno fatto un grande campionato, con una squadra forte come la Ternana alle spalle. E a non disunirsi. Le Fere sono partite con la penalità ma hanno anche loro una buona squadra. Ha fatto però la differenza la continuità di risultati dell'Entella".

Un giudizio sul campionato della Pro Vercelli?
"Dispiace vederla in zona playout, spero si salvino. È stato un campionato un po' di sofferenza, con un budget minore e tanti giovani. Quando si imposta una stagione così può succedere. Ma bisogna ringraziare i calciatori esperti, come Comi, Emmanuello, che fanno parte del vecchio gruppo, rimasto per dare la base ai giovani. Spero conquistino il prima possibile la salvezza".

L'Ascoli invece?
"Stagione tribolata quella dei bianconeri. È un ambiente particolare, la piazza è molto difficile, che richiede tanto. Non è stato un campionato facile, ma comunque ha le potenzialità per risollevarsi".

A Trieste problemi societari, ma con il ritorno di Tesser qualcosa a livello di risultati è cambiato.
"Con mister Tesser ha ritrovato il giusto equilibrio, è una garanzia per la categoria. Bisogna assolutamente ripartire da lui per pensare di poter vincere. Trieste è una grande piazza, che meriterebbe la Serie B. Credo che Tesser, dopo la salvezza, sarà il primo elemento da confermare. La sua carriera parla da sola".

Leonardo Gatto in questa stagione ha scelto l'Antella, in Eccellenza. Che annata è stata?
"È una società giovane, con un presidente che vuole investire. Ho sposato il progetto. Ho purtroppo giocato poco, avendo avuto diversi infortuni. Credo abbiano un bel futuro, stanno facendo le cose fatte bene. Devono affidarsi persone che conoscano bene il calcio. In Eccellenza non è facile ma bisogna affidarsi a figure competenti per puntare al salto di categoria".

Il tuo futuro? 
"Vorrei iniziare la carriera di direttore sportivo, anche se sto valutando alcune proposte per continuare a giocare. Prima però una piccola pausa. Stacco il cervello, ricarico le pile e mi dedico un po' alla famiglia. Poi si ripartirà per un obiettivo entusiasmante".