Intervista TC

Morrone: "In C il 90% di italiani, non per merito di Juve NG e Atalanta U23"

04.06.2024 11:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Alfonso Morrone
TMW/TuttoC.com
Alfonso Morrone

Alfonso Morrone, presidente ADICOSP, ha parlato ai microfoni di TuttoC.com all'indomani dell'evento organizzato dalla Lega Pro alla Triennale di Milano per presentare il nuovo logo della Serie C.

C'è un'evoluzione da parte della Lega Pro: cambia il logo come dimostrazione di una lega al passo con i tempi.

"Direi proprio di sì. Il Presidente Marani ha spiegato che il nuovo logo rappresenti la tradizione con la classica “C”, abbinando un nuovo design che lo rende innovativo. La Lega Pro per tradizione si è sempre distinta dalle altre Leghe per l’innovazione e per le nuove idee da mettere in campo. Il Presidente Gravina ha ricordato che il primo campionato con i tre punti in Italia l’ha introdotto la terza serie, così come i playoff. Devo complimentarmi con Matteo Marani per il bellissimo evento organizzato in una deliziosa cornice qual è il salone d’onore della Triennale di Milano. Io sono un romantico del calcio quindi vedere ed ascoltare aneddoti di grandi campioni legati alle prime esperienze in serie C ha reso ancora più bella la kermesse di ieri sera".

Passando all'attualità: c'è una finale playoff interessante come Vicenza-Carrarese. La sua favorita?

"Auspico una finale avvincente e credo che sarà molto combattuta. La posta in palio è molto alta. Abbiamo di fronte una società dalle nobili tradizioni qual è il Vicenza al cospetto di una vera sorpresa dell’intera Serie C come la Carrarese. Vedo favorita il Vicenza ma il calcio è fatto di bellissime favole e la Carrarese in B potrebbe essere un’altra. Ad onor del vero i toscani sono un’ottima squadra e l’approdo in finale ne è la dimostrazione. Che vinca il migliore".

Oggi è l'ultimo giorno per presentare le domande di iscrizione: verrà rispettata da tutti questa scadenza o si attendono sorprese?

"Oggi ci sarà il gong per le iscrizioni. Da quello che leggo potremmo assistere forse per la prima volta all’en plein. Se così sarà vuol dire che la Serie C ha intrapreso un percorso virtuoso, sicuramente ancora lungo, dove la sostenibilità economica non è più una chimera. Bisogna dare atto alla Governance della Lega Pro che la maggiore visibilità televisiva e un’ottima politica di marketing ha aiutato a dare un po’ di ossigeno alle Società. Comunque aspettiamo i prossimi giorni per avere un quadro più delineato".

E la seconda squadra del Milan?

"L’approdo del Milan Under 23 dipende dall’esclusione di almeno un club. Quindi come detto prima aspettiamo di vedere se tutte le società sono in regola. A tal proposito ritengo che la partecipazione delle seconde squadre fa perdere un po’ il significato della Serie C che è fatta di campanilismo e di valorizzazione dei talenti italiani. Basta vedere le rose di Atalanta e Juventus che sono composte per lo più da ragazzi stranieri. Ieri il Presidente Marani con molto orgoglio ha sottolineato che il 90% dei calciatori che giocano in C sono italiani e questo sicuramente non per merito di Juventus e Atalanta. Inoltre in termini di pubblico le seconde squadre hanno seguito zero. Basta andare a vedere i numeri del botteghino del Moccagatta per la Juve e di Caravaggio per l’Atalanta. Per finire, e sulla scorta di una mia piccola esperienza in Spagna alcuni anni fa, li le squadre B possono ambire alla promozione nelle serie maggiori e se va male retrocedono anche nei dilettanti. Qui, da quanto leggo, la Lega B non li vuole e se retrocedono non vanno nei dilettanti".

Il suo futuro?

"Con tutta sincerità mi manca lavorare in un club. Ho avuto nei giorni scorsi delle interlocuzioni ed ora vedremo se si concretizzerà qualcosa. Alla lunga ti inizia a mancare l’adrenalina della partita e la gestione quotidiana delle proprie competenze all’interno di un Club. Spero di tornare in pista quanto prima".