Intervista TC

Angelo D'Angelo: "L'Avellino è la mia favorita per la Serie B"

19.08.2024 21:15 di  Raffaella Bon   vedi letture
Angelo D'Angelo: "L'Avellino è la mia favorita per la Serie B"
TMW/TuttoC.com
© foto di Giuseppe Scialla

Angelo D'Angelo, ex calciatore dell'Avellino, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per un commento sui biancoverdi:

Un'analisi della partita di Coppa Italia?
"Ha avuto un buonissimo approccio alla sfida al Pontedera, mantenendo da subito il pallino del gioco e fino all'ora di gioco. Poi c'è stato un piccolo calo, con i granata che hanno preso campo. In queste gare, con poca lucidità data dalla preparazione e dal clima, c'è il rischio dei supplementari e quindi i rigori, dai quali ne è uscito vittorioso. Da queste partite arriva comunque qualcosa, sia positivo che negativo. Una preparazione per affrontare al meglio il campionato".

Cosa manca a livello di mercato?
"Penso manchi qualcosa in difesa, una pedina importante nel reparto arretrato. Penso che il problema principale può essere però soprattutto quello di alleggerire la rosa, trovando una sistemazione agli esuberi, in ottica di aumento della qualità dello spogliatoio e per permettere a mister Pazienza di lavorare serenamente".  

Cosa vuol dire essere capitano dell'Avellino?
"È la voce dei compagni di squadra, il punto di riferimento. In piazze calorose come Avellino, dove rappresenti un popolo, una provincia, esigenti, stai sempre nell'occhio del ciclone. Quando le cose vanno male la colpa è dei leader. Io l'ho fatto per anni, mi piaceva molto, vivevo di responsabilità. Non era semplice perché ci sono stati momenti duri, ma devo dire che è una bellissima cosa rappresentare una piazza del genere. Quando si vince è uno spettacolo".

Può essere l'anno giusto per la Serie B?
"Sì, penso che questo sia l'anno giusto. L'Avellino viene dalle certezze degli anni precedenti, a buonissimo livello, con una società forte, un direttore e un allenatore che hanno capito la piazza. La rosa è puntellata nel modo giusto, i ragazzi si conoscono, con delle belle novità. Ne deve approfittare in quanto vedo le avversarie che possono ambire a vincere il campionato un pochino indietro. Forse sono alla pari dal punto di vista tecnico, ma sono acerbe nell'unità dello spogliatoio. È un campionato pieno di insidie, col valore della rosa vai avanti ma lo fai soprattutto con l'unità degli interpreti. Penso alla Juve Stabia l'anno scorso, un grandissimo campionato dove ha contato la compattezza". 

Un giudizio sul Girone C?
"Molto insidioso, devi essere abituato ad affrontarlo. In tante partite viene meno la tecnica e conta più l'agonismo. Come ho detto ci vuole unità, molte volte anche se sei forte devi mettere da parte il fioretto e usare la sciabola. Anche brutti, ma efficaci. Vedendo l'Avellino in diverse situazioni l'anno scorso, quando tante volte ha portato a casa il risultato pur non giocando in maniera particolarmente brillante, penso sia l'anno giusto, vedi i biancoverdi tra i favoriti".

La novità è la Juventus Next Gen.
"Penso che sia la mia più grande curiosità vedere la Juventus e la sua qualità tecnica cimentarsi con questo girone. Conosco la mano dell'allenatore, che ho avuto e al quale faccio un in bocca al lupo. Mister Montero ha valori e tenacia, lo conosciamo tutti, un battagliero. Una grandissima sfida. Con lui ho giocato in Lega Pro in una squadra eccezionale che aveva Maxi Lopez, Botta, D'Ambrosio, Lescano. Era un Girone B molto di fioretto, si giocava molto a calcio. Questo Girone C è tutt'altra storia". 

A proposito di squadre under, l'importanza dei giovani in questa categoria?
"Su questo argomento con me si sfonda una porta aperta. Apprezzo tantissimo i giovani che soprattutto in piazze calorose si prendono le proprie responsabilità e non sentono il pallone scottare tra i piedi. Sono un orgoglio. Io ne ho visti diversi nella mia carriera, soprattutto ad Avellino, come Zappacosta, Izzo e tanti altri. Ti danno qualcosa in più. Si nota subito quando un ragazzo può salire di categoria, perché gioca in queste piazze senza paura".

La prima dell'Avellino sarà contro il Picerno.
"Penso che sarò lì. Si azzera tutto quello che si è fatto in preparazione e in Coppa, si fa sul serio. È una gara difficile per entrambe. Picerno è un campo sempre stato ostico, mi piace molto come lavorano, a partire dal direttore Greco, uno dei migliori in Lega Pro nel gestire la squadra. L'anno scorso hanno fatto benissimo con mister Longo, poi andato a Crotone. È una sorpresa per chi ne capisce poco ma dietro c'è lungimiranza, lavoro. Sarà dura per l'Avellino, bisogna stare attenti perché è la prima di campionato, entrambe cercheranno di partire con il piede giusto".