LE DIMISSIONI DELL'AVVOCATO CATENACCIO: ARIA DI PULIZIA IN LEGA PRO. LA SPINTA PER IL RINNOVAMENTO DELLA GOVERNANCE DEL CALCIO ITALIANO

LE DIMISSIONI DELL'AVVOCATO CATENACCIO: ARIA DI PULIZIA IN LEGA PRO. LA SPINTA PER IL RINNOVAMENTO DELLA GOVERNANCE DEL CALCIO ITALIANOTMW/TuttoC.com
Vittorio GALIGANI
© foto di Ninni Cannella/TuttoLegaPro.com
mercoledì 28 settembre 2016, 15:30Il Punto
di Vittorio Galigani

Risalgono a qualche giorno fa le dimissioni dell'avvocato Catenaccio. Presidente, da tempo immemorabile, del Collegio Sindacale della Lega Pro. Se ne va (finalmente) l'ultimo baluardo (forse) della vecchia guardia targata Mario Macalli. Quella spazzata via dal Commissariamento e dall'inizio dell'era Gravina.

Il Presidente del Collegio sindacale sarebbe colui che, terzo soggetto non di parte, ha il compito di sorvegliare tutti gli atti compiuti dalla Lega e di evidenziare gli sprechi e gli atti poco trasparenti.

Da più parti ci si chiede dove fosse l’avvocato Catenaccio (un nome, un programma, nell’argomento calcio) mentre l'era Macalli scricchiolava sotto i colpi inferti dal Direttore Generale Ghirelli, oggi fortunatamente rimesso al suo posto dal Tribunale del Lavoro, e, soprattutto, dal sub-commissario Belardino Feliziani il quale con coraggio e senza guardare in faccia a nessuno (nemmeno ai vertici della Figc, sicuramente pentiti sulla sua scelta) ha tirato fuori atti e affondato il coltello nella piaga di una gestione fatta di favoritismi e sprechi per i soliti amici. Con i soldi delle Società ...

Feliziani ha avuto i meriti, la capacità e la professione di scoperchiare il mondo della Calcio Servizi. Delle consulenze pagate senza contratto. Delle somme incamerate dalla Lega che erano invece di competenza delle curatele fallimentari. Con beneficio, alla fine, dei creditori e dei calciatori.

Senza contare le spese legali, per i vari processi subiti dall'ex Presidente Macalli, riguardanti la vicenda marchi del Pergocrema che, pur riguardando atti e fatti personali, erano state accollate alla Lega. Chiedo scusa: alle Società.

Su questo argomento, per quanto risulta alla nostra redazione, la Procura della Repubblica di Firenze avrebbe recentemente provveduto al sequestro di tutto il materiale. Ove la notizia rispondesse a verità ci permettiamo di dare un consiglio a Macalli, non ce ne voglia, forse farebbe bene a mettere mani al portafogli, da subito ed a restituire alla Lega Pro le somme dovute.

E’ qui che ci si interroga dove fosse mai, il Presidente del Collegio Sindacale, quando accadeva tutto questo nella nostra ex serie C. Dove fosse quando si distribuivano le risorse della Figc senza che fosse costituita l'apposita commissione, prevista dalle norme, che veniva ripetutamente scavalcata da decisioni unilaterali e poco trasparenti.

Senza tralasciare la vicenda della sede fiorentina, in via Jacopo da Diacceto, nella quale l’ avvocato Catenaccio ha rivestito il doppio ruolo di supervisore della Lega Pro e consulente dello studio legale della controparte ... (sic!). Ma si può?

E allora ben vengano le dimissioni, caro avvocato Catenaccio, anche se risultano sempre troppo tardive e complimenti a Gabriele Gravina che ha portato aria nuova in Lega Pro. Con un'ottica di trasparenza e di legalità.

La stessa trasparenza che Gravina deve riuscire a portare in Figc dove ancora “impone” Tavecchio (di cui l'ex Presidente Macalli è stato grande elettore). Dove il “magno” Claudio risulta ancora una volta al centro di favoritismi come nel recente scandalo delle delibere false. Costruite a dovere per consentirgli di scavalcare la Giustizia Sportiva.

Anche di tali fatti, in ogni caso non raccontiamo nulla di nuovo, se ne sta occupando la Magistratura e ci si augura che in tempi brevi vi si possa fare luce. Possibilmente prima delle elezioni in Federcalcio.

Già, le elezioni Federali.

Il Presidente Tavecchio ha già preannunziato la sua nuova candidatura e ha voluto subito dimostrare il suo potere imponendo lo stop all'assemblea elettiva di Lega Pro. Si è avvalso di una contorta decisione del Tribunale Federale che ha impedito (ancora per poco) di ufficializzare la conferma di Gabriele Gravina al timone.

E allora coraggio  Gabriele Gravina, porti aria nuova, fatta di trasparenza e di legalità anche in Figc. Porti avanti quel progetto che privilegia i principi della “sostenibilità”, da applicare nel futuro dei club italiani, sul quale qualcuno si è già espresso positivamente. Paragonandolo all’uovo di Colombo. Vengano rispettate le regole e si taglino i rami secchi. In tutte le categorie. Vengano rispettate alla lettera tutte le norme. L’integrità, il patrimonio, gli stadi, le professionalità, i ruoli. Senza raggiri e scappatoie. Chi non è in grado non può fare calcio.

Si rischierà, certamente, la riduzione degli organici, ma si vivranno campionati più corretti e classifiche più regolari. Senza penalizzazioni e senza la necessità che il Crotone debba chiedere di giocare a Pescara, Il Pisa a porte chiuse e che in alcune piazze di Lega Pro, vedi Mantova ed Ancona, si respiri un’aria pesante, con il rischio di deferimenti e penalizzazioni, già all’avvicinarsi delle prime scadenze.  

A Gabriele Gravina si chiede di non mollare di un passo. Prosegua nel suo progetto basato sulla sostenibilità. Il sistema del calcio italiano ne ha  veramente bisogno. Si perché (perdonatemi la battuta, ma è assolutamente in argomento) adesso basta fare “catenaccio” è giunto il momento di giocare in “attacco”.