La Lega B contro le seconde squadre, di nuovo. Catania, alla Champions non ci pensare

24.06.2024 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
La Lega B contro le seconde squadre, di nuovo. Catania, alla Champions non ci pensare
TMW/TuttoC.com

Pochi giorni fa la Lega Serie B, al termine dell’assemblea, ha ribadito la propria ferma contrarietà alle seconde squadre, che come sappiamo nella prossima stagione in C saranno tre e potenzialmente correranno per andarci, in B. Non è la prima volta che il campionato cadetto prende posizione sul tema. È un avviso che si può discutere, per molti aspetti, ma, per quanto il potenziale scontro istituzionale possa divertire gli appassionati dell’argomento, a un certo punto bisogna capire cosa farci.

Le squadre U23, come i lettori più attenti sanno, non sono ovviamente un desiderio della Lega Pro, ma derivano da una normativa federale. È un aspetto con in quale in B non possono non fare i conti, proclamando una contrarietà che, ove applicata, sarebbe semplicemente una violazione delle regole. Semmai, dato che per esempio l’opposizione alle multiproprietà è sacrosanta, più che giocare al muro contro muro sarebbe il caso di affrontare il tema seriamente a livello di sistema.

Sempre in settimana, Ross Pelligra, ambizioso presidente del Catania, ha fatto una battuta sulla necessità di imparare l’inglese in caso di Champions League. Per carità, scherzare si può e sognare pure. Però la Champions la lascerei lì, dove per ora il Catania non è neanche vicino ad arrivare. La C è bella, ma è anche brutta e cattiva: per vincerla bisogna sudare e sapersi sporcare le mani. Gli etnei dovrebbero saperlo benissimo, reduci da una stagione tutt’altro che entusiasmante nonostante la vittoria della coppa Italia di C abbia un po’ mischiato le carte. Adesso ripartono, hanno chiamato in dirigenza un fuori categoria come Faggiano e in panchina uno come Toscano che questo campionato sanno vincerlo. Un passo dopo l’altro.