Il TFN decreta le prime due società a retrocedere. L'AC Penalizzazione cambia il volto della C

Il TFN decreta le prime due società a retrocedere. L'AC Penalizzazione cambia il volto della C
Ieri alle 00:00Il Punto
di Luca Bargellini

Trentasei punti di penalizzazione (sedici punti al Taranto, undici alla Turris, tre alla SPAL, due punti a Catania, Novara e Rimini e un punto alla Triestina). A tanto ammonta, dopo il comunicato del Tribunale Federale Nazionale di ieri pomeriggio, la quantità di sanzioni in classifica inflitte alle formazione di Serie C nel corso di questa stagione.

Un bottino, questo, che permetterebbe alla leggendaria AC Penalizzazione di piazzarsi serenamente nella zona playoff di tutti e tre i raggruppamenti, ma non solo. Quanto sta avvenendo dimostra come, al di là di tutte i controlli e le nuove normative messe in atto dalla FIGC e dalla stessa Lega Pro, il pericolo di trovare proprietà incapaci di adempiere dall'inizio alla fine, per un motivo o per un altro questo poco importa, ai propri dovere è sempre dietro l'angolo.

In più l'ultima bordata arrivata dalla Giustizia Sportiva certifica anche le  prime due formazioni a retrocedere: Turris e Taranto.



Due società per le quali, molto probabilmente, la quantità di punta in classifica è l'ultimo dei problemi. I corallini, ad oggi, sono senza un vero e proprio allenatore dato anche Eduardo Imbimbo, tecnico scelto nelle scorse settimane per sostituire l'esonerato Mirko Conte, se n'è andato assieme a Rosario Primicile, mentre gli ionici sono alle prese con lo sciopero dei propri giocatori che obbliga a far scendere in campo i calciatori della Primavera:

Tutto questo in una sessione di mercato che da ambo le piazze ha fatto registrare solo addii e nessun arrivo. E siamo solo al 28 di gennaio.

Cosa ci prospetterà il futuro per questi due club è sinceramente difficile da ipotizzare. Anche perché lo spettro dell'estromissione non è totalmente evaporato. Un eventualità che segnerebbe in maniera definitiva la credibilità di questa stagione sportiva.

PS - Impossibile non riservare, seppur in calce, a quanto avvenuto a Trapani e svelato, seppur marginalmente, dal presidente Valerio Antonini a corredo dell'esonero di Ezio Capuano. Come in altri casi simili avvenuti in passato la realtà dei fatti non emergerà mai a pieno, con un botta e risposta che sicuramente durerà a lungo, ma una cosa è certa. Non è così che il club siciliano può pensare di puntare al grande calcio. Una sorta di scotto per il suo noviziato nel mondo del calcio che lo stesso Antonini sta pagando caro.