Il fatto della settimana - La telenovela infinita di Letizia, Brignola, Pastina e Forte: ancora un rinvio per l'udienza calcioscommesse

14.07.2024 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - La telenovela infinita di Letizia, Brignola, Pastina e Forte: ancora un rinvio per l'udienza calcioscommesse
TMW/TuttoC.com

Giovedì 11 luglio si è tenuta l'udienza al Tribunale Federale Nazionale per i quattro ex giocatori del Benevento deferiti per scommesse. La procura FIGC ha chiesto squalifiche per tutti: tre anni e sei mesi per il terzino Gaetano Letizia, tre anni per l'esterno offensivo Enrico Brignola (attualmente al Catanzaro) e solo due per il difensore Christian Pastina (sconto per la sua collaborazione, uno viene commutato in servizi sociali).

Lo stesso Tribunale Federale Nazionale ha, però, emesso un'ordinanza per poter interrogare il 29 di questo mese, in una ulteriore udienza fissata per le ore 10.30, un loro amico non tesserato (tal P.P.C., considerato il collettore dei soldi e delle puntate per conto dei calciatori stessi) per avere un quadro più chiaro e far luce sui rapporti intercorsi tra quest'ultimo coi tre. 

A parte invece la posizione dell'attaccante Francesco Forte, attualmente all'Ascoli, per il quale è stato chiesto un anno di stop (di cui sei mesi commutati in servizi sociali) dopo che a maggio (non essendo stato lui riconosciuto come scommettitore) un accordo tra la procura e i suoi legali per cinque mesi di squalifica era stato bocciato dalla FIGC.

Rischia quindi di diventare una telenovela infinita questa inchiesta sportiva: vana l’attesa della decisione, con Letizia e Brignola che hanno continuato a dichiararsi totalmente estranei ai fatti contestati. Questo ulteriore rinvio ha, inoltre, stupito gli avvocati difensori e gli stessi calciatori, perché fa slittare anche le tempistiche con cui inizieranno a scontare l’eventuale squalifica.

I club, nel caso i calciatori venissero sanzionati con un provvedimento superiore a 6 mesi, avrebbero anche la facoltà di chiedere una riduzione dei compensi (portandoli al minimo sindacale) se non addirittura la risoluzione del contratto per giusta causa (ma per quest’ultima ipotesi bisognerà attendere la sentenza definitiva e quindi gli eventuali tre gradi di giudizio). Le società avrebbero facoltà di chiedere anche l’esclusione temporanea dagli allenamenti o dalla preparazione precampionato con la prima squadra.

Complicata per l'Ascoli la situazione di Forte: l'attaccante doveva essere il bomber della squadra, quello che doveva fare la differenza. In- vece si è rivelato tutt'altro. Il club marchigiano, prima ha dovuto sborsare una cospicua cifra per acquistarlo dal Benevento, circa un milione e mezzo di euro, di seguito il giocatore non avendo reso come avrebbe dovuto è stato ceduto al Cosenza ad inizio dello scorso campionato. Inoltre l'Ascoli deve anche versare nelle casse del Benevento l'ultima rata che si aggira intorno a seicentomila euro. Un affare che si è trasformato, in realtà, in un grosso peso.