Il fatto della settimana - Il solito caos penalizzazioni in Serie C: addio Taranto, rivoluzioni in zona salvezza (e non solo)

Il fatto della settimana - Il solito caos penalizzazioni in Serie C: addio Taranto, rivoluzioni in zona salvezza (e non solo)TMW/TuttoC.com
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Oggi alle 00:00Il Punto
di Valeria Debbia

La Serie C si trova nuovamente a fare i conti con provvedimenti disciplinari di grande impatto. L'esclusione del Taranto dal campionato e le penalizzazioni inflitte a Lucchese, Messina e Triestina hanno scatenato un autentico terremoto nelle classifiche e nelle piazze coinvolte. Facciamo quindi il punto della situazione, ricordando che attualmente la famosa AC Penalizzazione sarebbe a quota 36 e potrebbe salvarsi tranquillamente in tutti e tre i gironi.

Girone C - Il Tribunale Federale Nazionale ha stabilito l’esclusione del Taranto dal campionato e l’assegnazione di tre punti di penalizzazione da scontare nella prima stagione utile. Un colpo durissimo per la formazione pugliese, che si vede estromessa dal torneo con conseguenze dirette anche sulla classifica. Contestualmente, il Messina ha subito un'ulteriore penalizzazione di quattro punti, portando a una ridefinizione delle posizioni in classifica. Il Girone C, ora ridotto a diciannove squadre, vede invariati gli equilibri al vertice per Audace Cerignola e Avellino), mentre Monopoli e Benevento pagano il prezzo più alto scivolando rispettivamente a 52 (dopo il successo di Trapani) e 46 punti. Sei punti in meno - tra le altre - anche per Giugliano, Foggia e Team Altamura.

Girone B - La Lucchese ha subito una penalizzazione di sei punti, ufficializzata a poche ore dalla trasferta (poi persa per 4-1) contro il Pescara. Il club toscano, ora a quota 25 punti, si trova a condividere la posizione con la SPAL. Un verdetto che rimescola le carte in zona retrocessione, con Perugia, Campobasso e Ascoli, che si ritrovano ora con 8 lunghezze di vantaggio sulla zona playout e con Legnago Salus, Sestri Levante e Milan Futuro che condividono l'ultimo posto a quota 23 anche se la classifica avulsa condanna i rossoneri ad essere il vero fanalino di coda.

Inevitabili le reazioni delle società coinvolte. In testa il solito Rinaldo Zerbo, presidente del Taranto, che a Tutto Sport Taranto e Kifra TV ha dichiarato: “Sin dall’inizio avevo detto che ci saremmo opposti alla nostra esclusione e che saremmo andati avanti fino all’ultimo grado di giudizio. Il tribunale ha dato un parere che va interpretato, si parla di esclusione dal campionato con tre punti di penalizzazione da scontare in un prossimo campionato, quindi il titolo sportivo è ancora esistente. Aspettiamo le motivazioni per poter capire cosa ci viene contestato. Di sicuro non c’è la radiazione e noi andremo avanti con i ricorsi perché sono certo di avere ragione”.

In casa Lucchese dura la replica del direttore generale Riccardo Veli che ha espresso tutto il suo disappunto: “Ho evidenziato come lo “splittaggio” dei punti di penalizzazione relativo al mancato versamento dei contributi inps e delle ritenute IRPEF fosse non una interpretazione, bensì una vera e propria manipolazione della norma. Il presupposto su cui la sentenza di penalizzazione è fondata risulta palesemente errato e contrario a norme di diritto. La Lucchese svolgerà tutte le proprie difese, tanto in appello quanto innanzi al CONI, per veder tutelata se stessa ed i propri tifosi”.

La Triestina ha diffuso una nota ufficiale in cui si è detta “profondamente delusa da questo verdetto, che riteniamo eccessivamente punitivo”. Il club si riserva di intraprendere azioni legali, ma nel frattempo si concentra sul campionato: “Continueremo a lottare per ogni punto e a rappresentare la città di Trieste con orgoglio”.

Infine in casa Messina si è preso atto della penalizzazione già prevista, pur in uno scenario complesso. Il club peloritano ha ringraziato gli avvocati che hanno seguito il caso, sottolineando come la penalizzazione sia stata in linea con le aspettative. L’avvocato Luis Vizzino ha dichiarato: “La situazione era molto complessa e il rischio di una penalizzazione più importante era concreto. La Procura Federale ha tenuto fortemente in considerazione le nostre memorie difensive”.

Le sanzioni inflitte a Taranto, Lucchese, Messina e Triestina hanno infine riacceso il dibattito sulla giustizia sportiva e sulla gestione finanziaria delle società di Serie C. Intanto le società colpite hanno promesso battaglia, ma la strada per l’appello è tutta in salita. In attesa dell'ultimo caso, quello della Turris...