Avellino-Catania, il coraggio di investire in tempi di crisi. A Taranto si parla di salvezza: strategia o ridimensionamento economico?

27.07.2024 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Avellino-Catania, il coraggio di investire in tempi di crisi. A Taranto si parla di salvezza: strategia o ridimensionamento economico?
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un focus sul calciomercato e, in particolare, su Catania e Avellino. Non è certo un mistero che rossoblu e biancoverdi stiano facendo la voce grossa, merito di due dirigenti esperti come Faggiano e Perinetti che si sono mossi in largo anticipo mettendo a disposizione dei rispettivi allenatori un organico di spessore e in tempi decisamente brevi. Toccherà a Toscano (uno dei più vincenti nella storia della categoria) e Pazienza trovare la formula giusta per amalgamare vecchi e nuovi e vivere una stagione da protagonisti dopo l'ultima annata contraddistinta da tanta discontinuità e qualche sconfitta di troppo. Va dato atto, comunque, ai presidenti di non essersi fatti condizionare dall'esito nefasto dei playoff: di questi tempi non è semplice, nè scontato trovare una società che allarghi i cordoni della borsa in Lega Pro, con incassi prossimi allo zero e il rischio di chiudere con perdite milionarie. Non ha ancora sparato i classici fuochi d'artificio il Benevento del presidente Vigorito che, però, ha ritrovato il calore della propria gente come testimoniato dalle tante presenze registrate allo stadio in occasione della presentazione delle maglie ufficiali. Un bagno di folla che non ha lasciato indifferente nè il proprietario, nè lo staff tecnico: la voglia è quella di muoversi con oculatezza mettendo a segno tre "colpacci", uno per reparto. Il ds Carli sta lavorando sotto traccia per formare il classico mix tra giovani affamati e gente esperta, che conosca la categoria e che abbia le motivazioni giuste per far sognare una piazza importante e ormai abituata a palcoscenici diversi. Saranno protagoniste anche Padova e Vicenza, le vere favorite nel girone A. C'è ancora qualche ritocco da fare per puntare al salto diretto in B senza passare per i playoff, ma la base di partenza era buona e sia Andreoletti, sia Vecchi hanno tutto l'occorrente per sbaragliare da subito la concorrenza.
Ci aspettiamo qualcosa in più da qualche "nobile decaduta" (Pescara, Perugia, Triestina, Crotone), l'Entella ha piazzato il colpo Marconi in difesa, mentre la Spal si è rinforzata con Radrezza. Anche in questo caso, però, ci vorrà ben altro per riscattare la deludente stagione passata. Andamento lento, invece, per le retrocesse. La Ternana, salutato Capozucca e affidata la panchina a un giovane com Abate, sta ufficializzando soprattutto under, l'Ascoli è alle prese con dilemmi societari che hanno frenato qualche operazione in entrata, poca roba a Lecco mentre la FeralpiSalò non è andata oltre l'esperto Luciani in retroguardia.

Troppo poco. Tra chi lotterà per non retrocedere, da segnalare una Cavese più attiva in questa settimana, mentre a Caserta il progetto è cambiato e qualche big potrebbe partire. La dirigenza ha in mente un piano triennale basato sui giovani e, tra i sacrificati, dovrebbero esserci Carretta e Montalto. Con il ritorno di Curcio al Catanzaro, il popolo rossoblu si prepara a dire addio al trio delle meraviglie che tanto bene ha fatto nel campionato scorso. La Pergolettese ha ufficializzato l'arrivo di Scarsella, il Team Altamura ha chiuso per l'ex Turris Franco, a Taranto sono andati via tanti dei protagonisti di una cavalcata trionfale ma Capuano non ha intenzione di mollare nulla e proverà a bissare l'impresa pur con la salvezza come unico obiettivo dichiarato. Pierozzi, che segnò il gol promozione con la maglia del Cesena, arricchisce la retroguardia in attesa del colpo in attacco dopo le partenze di Kanoutè, Simeri, Orlando e Bifulco. Ribadiamo quanto detto la settimana scorsa: il tecnico ha trasformato una squadra "normale" in una formazione battagliera in grado di ben figurare contro chi ha un fatturato dieci volte più elevato e solo la penalizzazione di 4 punti ha ostacolato il ritorno in cadetteria. Sarebbe un peccato se la società, pur con un legittimo sguardo al bilancio, non desse seguito a quanto fatto basando le entrate sulle uscite e ridimensionandosi ulteriormente. Chiudiamo con un focus sulle tifoserie. A Padova gli ultras hanno preso posizione e in tanti confermano la volontà di non sottoscrivere gli abbonamenti. A Pescara i supporters biancazzurri sono pronti a tornare allo stadio e a sostenere la maglia come chiesto dal tecnico Baldini pur senza interrompere la contestazione nei confronti del presidente Sebastiani. A Messina sono tante le voci relative a una cessione societaria e l'ambiente chiede chiarezza e, possibilmente, ambizione dopo tante annate quasi anonime e certo non consone al blasone di una città che meriterebbe di competere per le prime posizioni.