Giovanni Scampini ❤ Sabrina Stimolo

Giovanni Scampini ❤ Sabrina Stimolo
© foto di TLP
venerdì 15 novembre 2013, 22:30Ho sposato 1 calciatore
di Valeria DEBBIA
fonte In collaborazione con Claudia Marrone
La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano

Giovanni Scampini, centrocampista classe 1991 attualmente in forza al Poggibonsi, 22 anni compiuti pochi giorni fa. Per chi non lo conosce può sembrare uno di quei ragazzi che, per dirla in gergo, "se la tirano", ma nella realtà Giovanni è un ragazzo semplice, di un’umiltà esemplare, di quelli che può insegnare tanto anche a chi è più grande di lui. E anche parlando con la compagna Sabrina Stimolo, si capisce questo, perché anche in lei traspaiono gli stessi valori. E oggi è proprio Sabrina che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore, quella di due ragazzi a cui si può solo augurare del gran bene.

Sabrina, come vi siete conosciuti tu e Giovanni?
Io e Giovanni siamo dello stesso paese, Busto Arsizio, e ci siamo praticamente sempre visti in giro, senza però mai considerarsi o frequentarsi. Poi lui lasciò Busto per Pisa, dove avrebbe affrontato la stagione calcistica del 2010, ma era destino, l’anno dopo mi scrisse tramite il social network Facebook e così, due anni fa, abbiamo iniziato a frequentarci fino poi a metterci insieme”.

Quindi da subito vi siete presi la comodità della storia a distanza (ridiamo, ndr). E’ stato un problema per te seguirlo in tutti i suoi spostamenti?
Diciamo che i lunghi viaggi in treno non sono stati il massimo della facilità, ma per lui l’ho fatto davvero molto volentieri. Per me poi non è mai stato un problema viaggiare, anzi, mi fa piacere muovermi e conoscere nuovi posti e nuove persone, amo proprio girare”.

Azzardiamo: progetti futuri?
Intanto la mia laurea, per me è molto importante anche la realizzazione professionale. Poi vedremo”.

Allora torniamo ai viaggi: hai girato anche per gli stadi di Italia?
Ma sai che io il calcio non lo seguo quasi per niente? So che è un limite, cerco di imparare qualcosa, ma non ne capisco molto, anche se devo ammettere che stando con Giovanni ho iniziato ad appassionarmi almeno alle sue partite, adesso lo vivo in maniera un po’ diversa questo sport. Però devo migliorare, diciamo che più che altro sono milanista di “pedigree” perché me lo hanno sempre detto i miei nonni, nulla di più (ridiamo molto, ndr)".

Concordi però con me se dico che Giovanni ha avuto dal calcio meno di quello che avrebbe realmente meritato?
Assolutamente sì, sono d’accordo. E non perché sono la sua ragazza, ma perché Giovanni è una persona che mette sempre l’anima dentro e fuori dal campo, vive in relazione al calcio cercando anche di migliorarsi. Ma purtroppo è stato spesso colpito da infortuni che lo hanno penalizzato, ma adesso sta bene, è in forma”. 

Però ha di sicuro vissuto anche momenti positivi. Quale è stato il più bello?
Sicuramente quando nel 2012 vinse il premio Roberto Stracca, assegnato al miglior giovane della Lega Pro al termine di una tre giorni di tornei ad Avellino”.

Il calcio ha mai influito sulla vostra vita di coppia?
Per certi versi sì, soprattutto quando lo scorso anno è stato fermo per tanto tempo. Ma è normale, i momenti personali, belli o brutti che siano, si legano poi a tutto il resto, famiglia, amici e fidanzata: e chi ti ama divide con te gioie e dolori”.

Ma veniamo al Giovanni extra-calcio: ci dici un suo pregio e un suo difetto?
Di pregi ne ha tantissimi, è una persona che dimostra tanto alle persone che gli sono vicine, ha dei sani valori che oggi non si vedono spesso nelle persone e tiene molto ai suoi affetti. Poi in Giovanni apprezzo molto anche la tenacia con cui insegue i suoi obiettivi, soprattutto in situazioni avverse…però alle volte è troppo testardo".

Quale è il regalo più bello che ti ha fatto?
Il mazzo di fiori che mi regalò assieme a un orologio il giorno del mio compleanno, il primo che passavamo insieme”.

Non vedo però goal che può averti dedicato: speriamo sia propizia l’intervista…
“In effetti non ce ne sono…speriamo bene (ridiamo, ndr)W.

Anticipalo tu con una dedica: c’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?
Lo ringrazio per quello che è, e per essere sempre al di sopra delle mie aspettative”.

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