Giacomo Tulli ❤ Giulia Moser

Giacomo Tulli ❤ Giulia Moser
© foto di TLP
venerdì 6 settembre 2013, 23:00Ho sposato 1 calciatore
di Valeria DEBBIA
fonte In collaborazione con Claudia Marrone
La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano

Giacomo Tulli, attaccante classe 1987 attualmente in forza al Vicenza, con alle spalle anche un esordio in Serie B. Ma le soddisfazioni non arrivano solo dalla sua professione, anche la vita privata gli sta regalando grandi gioie: dopo quasi 5 anni di fidanzamento, la punta marchigiana ha deciso di andare a convivere con la donna della sua vita. Ed è proprio la compagna, Giulia Moser, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore: la storia di due ragazzi della “porta accanto”, di quelli che sanno vivere la vita soprattutto nelle sue sfaccettature più semplici, di quelli a cui puoi solo augurare tutto il bene e la fortuna del mondo.

Giulia, come è nata la storia tra te e Giacomo?
La storia tra me e Giacomo è nata…grazie a uno scontrino (ride, ndr). Ci ha aiutato un po’ il caso, e un po’ la voglia di scherzare in una serata in un pub del Trentino, la mia terra di origine dove lui stava giocando (stagione 2008-2009, ndr): eravamo con dei rispettivi amici, e io tirai il famoso scontrino verso Giacomo…finendo poi per passarci una bellissima serata. Iniziammo a uscire, ma non avrei mai creduto che dopo più di 4 anni saremmo ancora stati insieme”.

Tutti e due giovani, ma ormai coppia consolidata: progetti futuri?
Di progetti futuri ne facciamo tanti, anche perché io, per carattere, voglio tutto e subito...diciamo che la pazienza non è il mio forte (ridiamo, ndr). Giacomo è invece più riflessivo e razionale, quindi ci troviamo con me da un lato che corro e volo in alto, lui dall'altro che mi riporta con i piedi per terra. Ma, metafore a parte, quest'anno abbiamo deciso di andare a vivere insieme, stiamo cominciando a progettare una casetta tutta per noi”.

Il consolidamento della coppia ha di sicuro “messo in mezzo” anche il calcio: lo segui?
Sì, seguo con molto interesse e apprensione, per non dire ansia, il suo campionato. Io tenderei a dargli consigli, a spiegargli come migliorarsi...ma dopo aver discusso alcune volte (ride, ndr) ho capito che è meglio se mi mordo la lingua e me li tengo per me. Lui sostiene che io non mi intenda di calcio, ma a me invece sembra il contrario (ridiamo, ndr)".

Ti diamo la possibilità di dimostrare a Giacomo, una volta per tutte, che di calcio ne capisci e che quindi puoi dargli consigli: spiegaci il fuorigioco!
Cavoli, mi volete proprio far fare brutta figura (ride, ndr). Io so cos'è il fuorigioco, ma spiegarlo non è semplice...ok, poche scuse: è fuorigioco quando un attaccante si trova oltre l'ultimo difensore avversario nel momento esatto in cui riceve la palla da un compagno (confermo la risposta corretta, e Giulia, in tutta onestà, confessa: “Allo stadio però non lo vedo mai...”, ridiamo, ndr)".

Ma il calcio ha mai influenzato, negativamente o positivamente la vostra vita di coppia?
Sicuramente non è facile stare insieme a un calciatore: non c'è molta stabilità, non si sa mai fino all'ultimo in quale città si starà l'anno seguente, non si riesce a programmare, e questo spesso porta nervosismo all'interno della coppia, anche se allo stesso tempo ti dà la possibilità di girare, conoscere un sacco di persone nuove e quindi arricchirsi umanamente. A questo si devono aggiungere i periodi professionali: non sempre va tutto bene ed è quindi normale che il pessimo umore entri anche in casa. Devo però riconoscere che Giacomo sa dividere la vita privata da quella lavorativa, in casa giustamente del lavoro ne parla ma poi è in grado di staccare”. 

Quale è stato il momento calcisticamente più bello per Giacomo?
Credo di poter dire che il momento che gli ha regalato più soddisfazioni è stato l’esordio in Serie B con il Vicenza (stagione 2010-2011, ndr)...un sogno che si è avverato. Comunque, fortunatamente, di momenti belli ce ne sono stati tutti gli anni e in tutte le società in cui ha militato”.

E’ stato un problema per te seguirlo in giro per l’Italia? Anche Giacomo, come la maggior parte dei calciatori, ha girato un po’…
Diciamo che non è stato proprio semplice, soprattutto perché nel periodo in cui ci siamo conosciuti stavo ancora studiando. Di sacrifici ne abbiamo fatti tanti sia io che lui, viaggi in treno, chilometri in macchina, magari per stare insieme anche solo un giorno: però ne è valsa la pena”.

Al di là del calcio, parliamo di Giacomo come uomo: ci dici un suo pregio e un suo difetto?
Di pregi ne ha molti, è divertente, di compagnia e pazzarello, autoironico, sa mettere tutti a proprio agio; è poi determinato, se vuole raggiungere una cosa ci mette tutto l'impegno possibile finché non ce la fa. Un altro aspetto del suo carattere che ammiro tanto è il riuscire a farsi volere bene da tutti. La determinazione, però, diventa alle volte anche un difetto, perché si trasforma in testardaggine: non riconosce di essere nel torto nemmeno quando l'evidenza sottolinea che la sua idea è sbagliata”.

Quale è stato il regalo più bello che ti ha fatto?
“Di regali belli me ne ha fatti tanti in questi anni, devo ammettere che Giacomo è bravo (ride, ndr). Se però devo sceglierne uno, il più speciale, scelgo sicuramente il weekend a Parigi che mi ha regalato per la mia laurea: ha scelto e prenotato tutto lui, sono stati 3 giorni bellissimi, molto romantici”.

Tra i regali saranno sicuramente compresi anche i goal: quanti te ne ha dedicati?
“Sì, sono compresi anche i goal. E me ne ha dedicati molti, ma quello a cui sono più affezionata è il primo che ho visto dal vivo, allo Stadio Bentegodi di Verona durante Hellas Verona-Rimini (Tulli militava nel Rimini, stagione 2009-2010, ndr): l’Hellas non perdeva da 7 gare consecutive, ma Giacomo segnò un gol bellissimo che regalò i 3 punti al Rimini. Ancora ricordo l'emozione...scesi tutte le scalinate con un salto per la gioia”.

C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?
Rispondendo a quest'intervista mi sono presa il tempo per riflettere sulla nostra storia, cosa che per colpa della routine faccio molto poco, e mi sono accorta di quanto sono fortunata ad avere una persona così speciale al mio fianco, una persona con cui ho costruito questa bellissima storia. Vorrei solo dirgli grazie per tutto quello che abbiamo vissuto insieme e per tutto quello che ancora ci aspetta...e un altro grazie per sopportarmi sempre”.

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