Paganese, Favo: "Il punto di Castellammare è frutto del sacrificio"

Paganese, Favo: "Il punto di Castellammare è frutto del sacrificio"TMW/TuttoC.com
Favo, foto archivio
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
lunedì 5 febbraio 2018, 15:10Girone C
di Nunzio Danilo Ferraioli

In casa Paganese dopo il pareggio strappato al "Menti" contro la Juve Stabia, ha parlato mister Massimiliano Favo (in foto). Queste le parole del trainer ex Taranto, così come riportato da paganesemania: "Abbiamo giocato meglio in altre occasioni anche se poi abbiamo raccolto meno. A Reggio Calabria, ad esempio, abbiamo giocato meglio e non abbiamo preso punti, stavolta con questa prestazione abbiamo portato a casa il pareggio e questo significa che la strada da percorrere è quella del sacrificio. Oggi prendo di buono lo spirito di sacrifico, la voglia di portare a casa il risultato contro una squadra forte come la Juve Stabia, che ha una panchina profonda e una rosa importante per la categoria. Abbiamo avuto un buon approccio nel primo quarto d'ora, poi abbiamo commesso diversi errori in uscita e palleggiato meno bene rispetto ad altre partite. Anche la mancanza di conoscenza dei movimenti fra i ragazzi in fase offensiva ha inciso, rispetto al duo Talamo-Cesaretti che ha un'intesa maggiore. Bisogna anche dire che avevamo giocatori come Pavan e Tazza che non giocavano da parecchio, ho forzato Cernigoi che non aveva i 90'. Il cambio di Bensaja? Aveva avuto un problema fisico nel primo tempo e poi ci serviva l'accelerazione di Ngamba.

In quella zona del campo ci manca uno come Baccolo che comunque ci dà qualcosa in più in termini di personalità. Nuovi arrivati? La politica societaria la conosciamo tutti ed è volta alla valorizzazione dei giovani. Avevo bisogno di alternative, perchè eravamo numericamente scarni. Adesso ho più cambi, già oggi si è visto che questi ragazzi, con la loro voglia e il loro sacrificio, possono darci una grossa mano. Certo, parliamo di calciatori molto giovani, che sono delle promesse e devono crescere in fretta. Credo che non potessero trovare una piazza migliore di quella di Pagani dove, guidati da un gruppo di esperti, possono mettersi in mostra. E' chiaro che poi in alcune circostanze conta anche l'esperienza".