Crotone, Tumminello: "La mia idea è quella di restare, a giugno vedremo..."

Protagonista dell’intervista infrasettimanale in casa Crotone è stato l'attaccante Marco Tumminello che ha risposto alle domande dei giornalisti. Prima di iniziare, ha voluto rivolgere un pensiero al fisioterapista del Lecce, Graziano Fiorita, prematuramente scomparso: “Volevo rivolgere una preghiera per il mitico Graziano, abbiamo condiviso la promozione dalla B alla A quando giocavo con il Lecce. Mi unisco al dolore che ha colpito i suoi familiari, ci ha lasciato un grande uomo”.
Se potessi scegliere quale squadra vorresti evitare ai playoff?
"Le partite sono tutte difficili, devi sempre giocarle per vincere, sono gare ostiche nelle quali dobbiamo dare il meglio di noi".
Perché il numero 93?
"Perché è stato quello della mia prima presenza con la Roma contro il Verona nel 2016, poi provai a cambiare numero prendendo il 32 ma non andò bene per cui ho deciso di tornare al mio numero d'origine".
Il bilancio della regular season?
"Il bilancio è positivo, anche se ci portiamo dietro un po' di rammarico perché potevamo arrivare al terzo posto e saltare un turno però se pensiamo all'inizio di stagione era impensabile, quindi siamo contenti e va bene così".
E sul piano personale?
"I gol sono frutto del lavoro di tutti, è stata la miglior stagione a livello realizzativo e sono contento anche se ci sono stati quei due gol tolti dalle statistiche".
Che ruolo può recitare il Crotone nei playoff?
"Dobbiamo lavorare bene per arrivare nel migliore dei modi a queste partite, sia a livello fisico che mentale. I playoff insegnano che non è la squadra con i nomi a vincere, ma chi ci arriva meglio. Poi certo le individualità ci sono, ma contano più altre cose".
Tumminello è pronto al salto di qualità?
"Speriamo di portare avanti fino in fondo questa stagione, poi se non si dovesse riuscire a fare questa promozione vedremo a giugno cosa capita. L'idea mia è quella di restare qua. Il ruolo quest'anno è stato diverso dopo anni di 3-5-2: all'inizio ero un po' scettico però poi mi sono divertito: ho coperto ruoli nei quali non avevo mai giocato ed è una cosa buona anche per il prosieguo della carriera".
Ti senti rinato a Crotone?
"Statisticamente parla la mia carriera, qui a Crotone ho fatto sempre bene sia l'anno scorso che quest'anno ma anche in Serie A quando mi sono fatto male. Qui mi hanno sempre accolto come uno di loro, il direttore ha creduto fortemente in me al primo anno di Serie C, poi ci sono state vicissitudini a gennaio che tutti sappiamo. L'anno scorso ci siamo seduti a tavolino e abbiamo capito dove dovevamo puntare e alla fine sono contento che la famiglia Vrenna ha creduto in me".
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