Vicepres Lecco: "Non ci accontenteremo del 10° posto. Sparito gruppo americano"

18.11.2024 21:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Francesco Aliberti
TMW/TuttoC.com
Francesco Aliberti

Francesco Aliberti, vicepresidente del Lecco, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto dopo il primo terzo di stagione. Come raccolto dai colleghi di LeccoChannelNews si è partiti subito dal mercato: "Vogliamo pensarci il più tardi possibile, ma se ci saranno delle cose non ci tireremo indietro. Mancano ancora cinque partite, crediamo nella rosa che abbiamo costruito in estate con Minadeo e Baldini perché sono giocatori di assoluto livello per la categoria: non vorremmo fare operazioni, poi ci sono tutte le valutazioni del caso. Non stiamo sondando nessuno, i ragionamenti si fanno per tutta la durata dell’anno".

Dopo le prime due partite si è tornati indietro: "Cosa manca? Alcione e Vicenza sono state partite ottime, se non eccellenti anche viste le squadre avversarie: prima ci siamo presi tre punti ottimi, poi avremmo potuto strappare un importante pareggio. Con la Virtus dopo mezz’ora ci siamo afflosciati, con la Giana è stato un disastro dall’inizio alla fine: il problema è mentale e sono d’accordo, bisogna probabilmente ricucire certe cose e far sì che l’enorme cornice di pubblico dia coraggio e non spaventi. Mi sta benissimo subire un gol, ma poi devi farli e devi avere coraggio: il problema ora è nella manovra offensiva".

L’attacco richiede interventi, in difesa non si può fare il 3-5-2: "Vorremmo non intervenire ma abbiamo 5 partite nelle quali i giocatori dovranno dimostrare di tenere alla maglia. Ci sono attaccanti ancora a secco, altri che non stanno rendendo come voluto: fin dal giorno uno i ragionamenti si fanno quotidianamente, non stiamo trattando nessuno perché prima di tutto diamo fiducia ai giocatori".

L’atteggiamento non è cambiato da Baldini a Volpe: "Abbiamo gente che ha fatto la Serie A e la Serie B, non sono elementi che iniziano a giocare adesso: siamo convinti che il problema mentale lo risolveranno dentro lo spogliatoio visti i leader che ci sono. Non credo a figure professionali specifiche, ce la possono fare da soli mettendoci più coraggio e forza: come società stiamo mettendo tutti gli elementi nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile, questo vuol dire metterci soldi. Bisogna che qualche giocatore ci metta delle responsabilità in più, non è stato un problema tattico per quanto mi piacerebbe vedere anche altri moduli".

Sull’operato del direttore sportivo: "La sua figura è confermatissima e ha la massima fiducia della società. Le scelte sono state fatte di concerto con la proprietà perché non eravamo sulla luna. Daniele Rocco stasera ritirerà un premio, l’anno scorso ha fatto 14-15 gol ed è stato il vicecapocannoniere del girone A: ci abbiamo creduto e ci crediamo, al momento ha avuto poco spazio. Sta facendo meno delle aspettative, ma ci sono ancora 5 partite. Di Carmine? C’è stata una trattativa, non è stato scartato. Abbiamo avuto anche un brutto lutto e non è facile operare in certe condizioni".

Capitolo rinnovi: "Non ho avuto la sensazione che incida nella testa dei giocatori più esperti. È stato dato il 100%, magari non sempre e con continuità ed è il problema di questa squadra. Rinnoviamo il contratto di chi se lo merita: prospetti giovani con sirene dalla Serie B, per alcuni senatori l’intenzione c’è ma in questo momento il messaggio è quello di farci vedere che se lo vogliano meritare".

Inevitabile chiedere al numero due bluceleste se in estate si sarebbe aspettato di vivere momenti del genere: "L’entusiasmo non è assolutamente calato di una virgola, di sicuro non ci aspettavamo di esonerare l’allenatore a ottobre. La scelta non è stata indolore dal punto di vista economico, abbiamo puntato su un elemento nuovo per vedere qualcosa di diverso e forse abbiamo avuto coraggio nel fare questa cosa: non siamo lontani dall’obiettivo dichiarato dai playoff, ma questo è un anno particolare, di transizione e rifondazione. Le maniche vanno rimboccate oggi, non a gennaio o febbraio: non ci accontenteremo del decimo posto, ma non scendiamo in campo noi e questi giocatori devono mettersi sotto per cercare di far vedere qualcosa di più ai tifosi".

In chiusura una battuta su possibili ingressi nella compagine societaria: "Siamo sempre stati aperti all’ingresso di nuovi soci, il mese scorso c’è stato il fondo interesse di un grosso gruppo americano (per il 49% al massimo, ndr) che ha fatto importanti operazioni nel mondo del calcio. Abbiamo fatto delle videoconferenze e avevano una deadline al 25 ottobre: sono spariti, per il momento non c’è alcuna novità. Non so neanche come prenderlo, questo interesse, ma sicuramente il Lecco è appetibile".