Savoia, la richiesta di aiuto di un tifoso: "Torre Annunziata non può stare senza calcio"

Savoia, la richiesta di aiuto di un tifoso: "Torre Annunziata non può stare senza calcio"TMW/TuttoC.com
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lunedì 2 marzo 2015, 12:50Altre news
di Andrea ZALAMENA

Una lettera, ricevuta alla mia casella di posta elettronica, di quelle lineari, chiare, precise. Che spiegano uno stato d'animo. Chi scrive è un tifoso dell' Ac Savoia 1908, stufo. Ma non stufo del Savoia, intendiamoci, ma chiaramente di tutto il sistema calcio. Un tifoso che chiede un aiuto per salvare il suo club ... L'ho ricevuta stamattina. Che dire? In Serie A i tifosi del Parma stanno soffrendo, in Lega Pro lo fanno anche quelli del Monza, del Barletta e appunto anche quelli del Savoia. Tutti stufi: chi più, chi meno. Ma che si danno da fare per salvare qualcosa.   

Ecco qui il testo: 

"Caro Direttore,
sono un tifoso del “A.C. Savoia 1908”, la squadra di calcio della Città di Torre Annunziata (prov. di Napoli), attualmente militante nel girone C della lega PRO.
Non importa chi sia io in particolare….basterà dirLe che sono Uno dei tanti tifosi, uno delle migliaia di Torresi innamorati visceralmente della casacca bianco scudata, fulminati da questa passione che brucia da oltre 100 anni in questa terra così bella ma così martoriata. E non La tedierò con stucchevoli racconti circa la storia del Savoia calcio; quelle gesta sono negli almanacchi del calcio ad imperitura memoria. E, peraltro, sono ben certo che Lei conosca molto bene il vecchio e glorioso Savoia!
Ma allora si chiederà, nello scorrere queste righe, del perché di questa lettera; questa è un grido di dolore, caro Direttore. Un dolore che ci spinge a provarle tutte, a cercare in ogni modo di dare un contributo alla salvezza della propria squadra del cuore, a cercare di mantenere ancora viva questa passione che ci anima tutti.
Le sono note le enormi difficoltà economiche in cui si barcamena L’ac Savoia calcio 1908; ma voglio delinearle più precisamente perché la nostra Società, la nostra fede calcistica sono vittime e sono martoriate dalla incompetenza ed inadeguatezza di avventurieri e profittatori che le stanno letteralmente affossando. Dopo la straordinaria vittoria del campionato di serie D nel 2014, l’approdo tra i professionisti non ci ha arriso. L’attuale dirigenza, rimasta orfana del ex patron Lazzaro Luce coinvolto in vicende giudiziarie, sta smobilitando e ha dichiarato apertamente che non è più in grado di onorare gli impegni. ..ed il futuro è, possibilmente, ancora più cupo.
Noi tifosi le stiamo tentando tutte pur di smuovere qualcosa e salvare il salvabile, dall’autotassazione per racimolare soldi da consegnare direttamente nelle mani dei calciatori, alle richieste di aiuto indirizzate ai figli più illustri di questa Città di Torre Annunziata, come il Presidente Aurelio De Laurentiis, l’Avv. Peppino Prisco, l’attaccante Ciro Immobile, solo per fare alcuni nomi.
Torre Annunziata non può stare senza calcio. L’attività calcistica qui a Torre Annunziata c’è sempre stata, ininterrottamente da più di 100 anni, qualunque sia stata la categoria di militanza ed indipendentemente dalle croniche, tormentate vicende sociali ed economiche della città che, come Lei ben saprà, certo non invitano ad investire. Segno tangibile di una passione smisurata e, come detto, viscerale! 
I Torresi, da sempre, mangiano “pane e pallone”….le famiglie tramandano di padre in figlio la fede calcistica savoiarda che, mi creda Direttore, non ha rivali in questa città tant’è che neppure il vicinissimo Napoli è mai riuscita a scalfirla. La nostra tifoseria è tra le più calde ed appassionate della Regione e catalizza allo stadio presenze che, in proporzione alla cittadinanza (appena 45.000 anime), non hanno eguali e sono ben superiori allo stesso Napoli, alla Salernitana, all’Avellino.
Cosa voglio comunicarle Direttore? Voglio chiederle di ricevere questa accorata richiesta di aiuto e, attraverso il suo cortese intervento, portarla all’attenzione del grande pubblico di tuttoLegaPro con un articolo…un editoriale.
La parola “voglio” strappa le stelle dal cielo, Direttore, e magari le mie e le sue più autorevoli parole potranno smuovere la coscienza di qualche “pazzo visionario”, innamorato del pallone ed ancora interessato a “fare calcio” seriamente e sportivamente. 
Diversamente, Le sarò comunque grato per il tempo che mi avrà dedicato".