Bellini: "Non tornerò all'Ascoli. C? Tante spese e pochi aiuti"

Torna a parlare Francesco Bellini, ex presidente dell'Ascoli che a Il Corriere Adriatico smentisce ogni voce circa un suo ritorno nelle Marche: “È impossibile. Quando sono andato via ero molto dispiaciuto. Non mi aspettavo un trattamento così duro non tanto verso di me, ma verso i miei dirigenti, giocatori e allenatori. Ricordo cosa è successo a Maresca. Lo avevo scelto per far sì che fosse il nostro allenatore del futuro, con lui volevo aprire un nuovo percorso. I risultati del tecnico adesso dicono che avevo visto giusto perché Maresca allena il Chelsea, Io non lascio mai le cose a metà, cerco sempre di completarle. Il mio sogno era di portare l’Ascoli in Serie A e probabilmente ci sarei riuscito con un po’ di pazienza da parte di tutti e se mi avessero dato ancora del tempo.
Quando ho preso io l’Ascoli non c'era nulla, neppure la squadra, ho pagato un milione di euro, oltre ad aver ricostruito tutta la rosa, ho sistemato il Picchio Village e quando sono andato via ho lasciato il club senza un debito. Tra l’altro adesso l’Ascoli è scesa anche di categoria quindi le cose sono anche più complicate. In serie B e senza debiti forse ci avrei riprovato un’ altra volta, magari con altri partners. Io so cosa significa tenere una squadra in Serie C, sono tante le spese perché La lega non offre ai club una somma elevata come nelle categorie superiori. Noi quando siamo saliti di categoria dalla C siamo stati fortunati ma avevamo anche costruito una squadra competitiva”.
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