Pro Piacenza-Piacenza: una città, la sua prima da professionisti

Sarà perché in una città di provincia (100.000 abitanti circa) non è scontato vivere una stracittadina tra due squadre professionistiche. Sarà perché, tra le opposte fazioni, ci si conosce un po' tutti. Sarà perché il calcio ha sempre una componente virile e non c'è nulla di più bello di dire (sportivamente parlando, sia chiaro) "qui comando io".
Ok, i puristi diranno che, in riva al Po, il Derby è solo quello con la Cremonese. Ma la storia non solo si racconta e si tramanda. La si crea: nel corso degli anni, delle battaglie, dei gol contestati e delle imprese epiche. E allora, perché non impreziosire il calcio italiano con una sfida che, a certi livelli, annovera molti elementi di originalità e pochi casi similari?
Il "Garilli", impianto che ha novellato il migliore calcio provinciale per diversi anni, è pronto a raccontare una nuova storia. Pro Piacenza e Piacenza: la freschezza e il blasone, la (relativa) novità e l'istituzionalità. Anche se, in questo campionato, la debuttante è proprio...Il Piace, nomignolo che sottilinea la familiarità dei biancorossi nel tessuto cittadino.
Eppure il Pro Piacenza, quatto quatto, si sta ritagliando in questi anni il suo spazio di credibilità sul pianeta della Lega Pro. Partito con una base di giocatori che oggi costituisce l'ossatura dei cugini, ha saputo cambiare prima progetto tecnico e poi anche governance, lottando però con le stesse armi a disposizione: il lavoro, i giocatori presi solo se servono, la fiducia presidenziale verso un progetto tecnico definito anche (e soprattutto) quando i risultati sembrano dire no. Fulvio Pea, per esempio: fortemente voluto dal nuovo numero uno Burzoni, è rimasto sulla panchina rossonera dopo mini-filotti negativi (uno ad inzio settembre, uno ad inizio ottobre: in entrambi i casi, 3 le sconfitte consecutive). Sarebbe successo in altre piazze? Una scommessa che sembra aver pagato perché solo Livorno, sette giorni fa, ha interrotto una serie positiva di Fumagalli e sodali che durava da quattro turni. Contro i cugini biancorossi (fischio d'inizio h.14.30) mancherà Bini in difesa (reparto che vedrà di nuovo all'opera Sall), ma Pea potrà contare su un Musetti dato ormai pronto dopo il periodo di inattività.
Anche il Piacenza ha il suo appiedato dal giudice sportivo: quanto peserà a centrocampo l'assenza di Saber? A sostituirlo, molto probabilmente, Barba. Già, proprio quel Barba che in rossonero ha firmato un biennio davvero di ottima fattura. Arrivi in rossonero da giovane promessa, approdi in biancorosso da giocatore vero: se passi da Piacenza, questo è il percorso classico. E di ex la partita ne annovera diversi. Aspas e Bini per il Pro, mentre per il Piace serve, appunto, un pallottoliere: il tecnico Franzini in primis, e poi Silva, Matteassi, Castellana, il citato Barba, Franchi e Cazzamalli. I primi quattro hanno battezzato il primo Pro...tra i pro, gli ultimi due, in serie D hanno permesso al Pro questo salto in una nuova dimensione.
Una piccola storia finora, certo poche pagine, ma l'incipit c'è e un canovaccio pure. Sì, è un derby, perché no? Manca a questo punto solo il nome. Qualche idea?
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