Ischia, futuro incerto ma l'iscrizione non sembra impossibile

Il futuro dell'Ischia Isolaverde appare ancora avvolto da nubi minacciose, ma tutt'altro che segnato. Le cronache delle ultime ore parlano di un Massimo Abate di nuovo alla finestra per rilevare la società; in più gli attuali dirigenti - anche alla luce dei rinvii dell'ultimo mese - stanno cercando comunque soluzioni alternative. La verità sdoganata su portali web e social network appare invece diversa, con numerosi supporter di squadre dilettantistiche che danno quasi per certo il fallimento dei campani (che libererebbe un posto per eventuali ripescaggi). Questo a seguito delle dichiarazioni di Salvatore Mazzella, consigliere di minoranza del Comune d'Ischia, il quale ha ammesso che secondo “sue fonti” la compagine isolana non si iscriverà al prossimo campionato. Curioso che a dare la "notizia bomba" sia stato un personaggio che a quanto risulta non si è mai interessato, perlomeno negli ultimi anni, alle sorti della squadra gialloblu.
Dove sta dunque la verità? Ebbene, il futuro dell'Ischia Isolaverde è ancora incerto ed è legato – ma non del tutto, come vedremo - alla trattativa con Massimo Abate per il passaggio delle quote societarie, trattativa che ha conosciuto nelle ultime due settimane un brusco stop. Martedì scorso l'imprenditore irpino – intenzionato ad investire milioni di euro ma non a pagare debiti pregressi – doveva incontrarsi con l'ex presidente Raffaele Carlino e il sindaco del Comune d'Ischia, Giosi Ferrandino (che già in passato ha lavorato per evitare il fallimento ai gialloblu, soprattutto tra i dilettanti). Il summit è stato rinviato a causa degli impegni politici del primo cittadino, alle prese con il rimpasto della giunta comunale e l'analisi del voto delle ultime Europee. Ma questa settimana potrebbe esserci la svolta: l'incontro dovrebbe tenersi nei giorni a seguire e la speranza per tifosi e addetti ai lavori è che il discorso possa ripartire senza intoppi.
Se Abate sarà il presidente dell'Ischia Isolaverde, per i gialloblu si tratterà certamente di un campionato di vertice: all'attuale gruppo, che può contare su gente come Cunzi, Tito, De Francesco e Finizio, si aggiungerebbero i cinque acquisti di categoria e i quattro giovani di prospettiva richiesti dall'allenatore Antonio Porta. In caso di mancato accordo con Abate quale destino per gli isolani? L'intenzione del sindaco Ferrandino, di Carlino e Dino Celentano (dirigente del Napoli che fu, portò Maradona sotto il Vesuvio) sembrerebbe quella di iscrivere comunque la squadra, ma di mettere in piedi un organico imbottito di giovani, così da beneficiare massicciamente dei contributi della legge Melandri (vedi età media). Un “piano B”, questo, che potrebbe prevedere anche le cessioni di alcuni pezzi pregiati come Fabio Tito e Gennaro Armeno. L'iscrizione, insomma, non sembrerebbe a rischio. Certo, le scadenze si avvicinano e le incognite aumentano, così come le società speranzose del fallimento dell'Ischia, che - è bene ricordarlo - la Lega Pro Unica l'ha conquistata sul campo dopo un'avvincente ed incredibile cavalcata.
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