1^ Divisione, il Taranto non stecca la "prima" allo Iacovone. Spal domata

Sotto un sole estivo, il Taranto di Dionigi si presenta all'appuntamento con il pubblico amico nel migliore dei modi; la vittoria conseguita contro la Spal rappresenta la sintesi di una squadra capace di soffrire e di farsi valere al di là della sfortuna. Orfana di sei titolari (ultimo De Gasperi, infortunatosi sabato), il tecnico rossoblu schiera l'inedito 3-4-1-2, utilizzando sia Guazzo che Girardi (oggi match-winner). La squadra ha mostrato di aver assimilato bene gli schemi, e ha condotto la gara con personalità e concentrazione. La Spal ha potuto mettersi in mostra solo nelle rare occasioni in cui il Taranto ha concesso spazio, ma oggi gli estensi non hanno per niente punto. Dopo aver incamerato questa vittoria, il pensiero del Taranto è già rivolto al recupero di mercoledì contro Lumezzane. E domenica prossima c'è il Pavia di turno allo Iacovone.
Primo tempo: il Taranto si presenta all'esordio casalingo in piena emergenza, mentre nella Spal mister Vecchi scioglie i dubbi del sabato schierando Bedin e Marconi, preferendoli a Migliorini e Mendy. Dionigi deve rinunciare a ben sei giocatori e, invece del tridente impostato con il vertice alto, prova un inedito trio d'attacco posizionando trequartista Chiaretti dietro la coppia Guazzo - Girardi; gli estensi si schierano con il rodato 4-4-2. I padroni di casa partono forte, collezionando nei primi tre minuti due palle gol, prima con Girardi e poi con Guazzo, che di testa sfiora il palo. La gara si mantiene su ritmi sostenuti, con il Taranto che gioca un buon calcio. Pensalfini è ispirato, dai suoi piedi partono la maggior la maggior parte delle azioni offensive joniche. Come già visto a Lumezzane, però, ogni tanto il Taranto va in black out e offre agli avversari spazi e possibilità: ne è esempio l'occasione sprecata da Melara al 26°, che, trovatosi incredibilmente solo in area, non riesce a piazzare la palla. Il Taranto attacca ordinatamente, la Spal si affida alle ripartenze. Gli ultimi cinque minuti del primo tempo sono di fuoco: prima Guazzo, in corsa sulla verticale, tira d'istinto ma vede la sua conclusione terminare alta sulla traversa. Poi è il turno di Girardi, che dai venti metri beffa Teodorani con un gol di pregevole fattura. Al termine dell'esultanza per il vantaggio conseguito, l'arbitro Pairetto manda le due squadre negli spogliatoi.
Secondo tempo: nessuna sostituzione nell'intervallo, le squadre ripartono con le stesse formazioni. I due allenatori studiano le loro mosse, come in una gara di scacchi. Dionigi rafforza il centrocampo sostituendo Guazzo con Sciaudone, mentre Vecchi avvicenda il centrocampista Melara con la punta Mendy. Il Taranto gioca con intelligenza: Chiaretti in fase di non possesso aiuta la manovra di copertura del centrocampo, mentre i due laterali di centrocampo rafforzano la linea di difesa, portandola a cinque uomini. Mister Vecchi cerca di dare freschezza al reparto offensivo, sostituendo Marconi con il giovane Taraschi, ma la gara inaspettatamente si incattivisce e fa saltare ogni schema premeditato: al 65° un fallaccio di Bedin ai danni di Sciaudone costringe l'arbitro Pairetto ad estrarre il rosso diretto. Dopo pochi minuti una serie di falli a centrocampo portano nuovamente l'arbitro piemontese ad estrarre un cartellino giallo, questa volta all'indirizzo dell'estense Laurenti. Il Taranto cerca di chiudere il match: calcio d'angolo sul primo palo e testa di Coly che si infrange sulla traversa. È il settantesimo minuto e il Taranto sembra poter far male.
La gara continua a girare frenetica, ma il caldo si fa sentire. Poco a poco il gioco scema, le due squadre manovrano con difficoltà, diradando la propria pericolosità nell'area avversaria. Il Taranto gioca gli ultimi istanti di gara con Garufo e Chiaretti a mezzo servizio: infortunatisi e con tutti i cambi effettuati, i due calciatori lasciano la squadra in inferiorità per qualche minuto, creando suspense tra gli spettatori accorsi numerosi allo Iacovone. Pairetto chiude le ostilità dopo quattro minuti di recupero, consegnando al Taranto la prima vittoria in campionato.
Tabellino
Taranto: Bremec, Cutrupi (86° Di Bari), Coly, Prosperi, Giorgino, Pensalfini, Garufo, Sabatino (77° Rizzi), Girardi, Chiaretti, Guazzo (55° Sciaudone). Allenatore: Dionigi. Non entrati: Faraon, Antonazzo, Karvonen, Dalì.
Spal: Teodorani, Ghiringhelli, Zamboni, Canzian, Panbianchi (85° Castiglia), Bedin, Melara (55° Mendy), Agnelli, Arma, Laurenti, Marconi (62° Taraschi). Allenatore: Vecchi. Non entrati: Capecchi, Vecchi, Cosner, Migliorini.
Arbitro: sig. Pairetto di Nichelino.
Note: giornata calda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 2000 circa. Ammoniti Bedin (S), Sabatino (T), Cutrupi (T), Laurenti (S). Espulso Bedin (S). Angoli: 8-1 per il Taranto. Recupero: 2'-4'.
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