Pineto, Bruzzaniti: "Non mi pongo limiti, il sogno resta sempre la serie A"

Se il Pineto viaggia stabilmente in zona playoff nel Girone B, gran parte del merito va a un esterno che, in questa stagione, si è trasformato in un autentico trascinatore. Con 15 gol e 4 assist, Giovanni Bruzzaniti non è solo il bomber dell'ambiziosa squadra abruzzese, ma anche il simbolo di un gruppo capace di esprimere un calcio brillante e di affrontare ogni avversario a viso aperto. Dopo stagioni altalenanti in Serie C, il talento classe 2000 sta finalmente lasciando il segno, imponendosi come uno degli attaccanti più interessanti della categoria. Il presente si chiama Pineto, con la voglia di stupire ancora. Il futuro è un capitolo tutto da scrivere. Ai microfoni di TuttoC.com, Bruzzaniti racconta la sua stagione.
A inizio stagione ti saresti aspettato un percorso così importante? Sia come squadra che personale visti i 15 gol.
"Sinceramente a inizio stagione non mi sarei mai sognato un percorso così importante da parte nostra: ma sin da subito mi sono reso conto che con tutti i ragazzi stavamo condividendo la fatica in allenamento mossi da grande passione, curando ogni dettaglio e personalmente questa unità di intenti e voglia di fare bene mi hanno aiutato a valorizzare le mie caratteristiche, e per fortuna sto raccogliendo i frutti di tutti i sacrifici quotidiani che faccio ormai da anni."
Hai giocato in tutti e tre i gironi, nel B quest'anno sei uno dei protagonisti. Cambia realmente qualcosa il raggruppamento nel rendimento di un giocatore?
"Dico sempre che l’aspetto mentale sia fondamentale per ciascun giocatore, quindi dipende come uno ci arriva in un determinato girone o squadra. Ma ciò non toglie che sicuramente tutti e 3 i gironi si distinguono da loro a seconda delle squadre che li compongono".
A Crotone hai vissuto una stagione positiva, quali motivazioni ti hanno spinto a Pineto?
"Personalmente non l’ho vissuta in maniera positiva, ed è proprio per questo che ho scelto il Pineto per rilanciarmi e vivere questa stagione come riscatto della passata. Ho sentito subito grande fiducia dalla società e dal mister ed era quello di cui avevo bisogno in quel momento".
Dove pensi di aver fatto un salto di qualità rispetto alle altre stagioni?
"Sicuramente sull’aspetto psicologico mi sento un giocatore diverso, con più consapevolezza, mentre a livello tecnico ho la possibilità di svariare sull’attacco senza dare punti di riferimento e questo mi ha aiutato molto".
Tisci ha dato un'impronta ben visibile alla squadra. Come ha cambiato il vostro gruppo?
"Il gruppo c’è sempre stato fin dall’inizio, però il mister ha dato una grande mano ad ognuno di noi, insegnandoci a giocare con serenità e personalità che è quello che serve per fare grandi prestazioni così come le stiamo facendo. Il mister ha un ottimo staff che cura ogni minimo dettaglio e sicuramente questa è una forza in più."
Quali sono i tuoi obiettivi per questo finale di stagione?
"I miei obiettivi dico sempre che sono quelli di migliorare prestazione dopo prestazione, di pensare partita dopo partita e quando finirà il campionato tireremo le somme e vedremo dove sarò arrivato…, non mi pongo limiti, ma sempre con umiltà e con i piedi ben piantati a terra".
C'è una partita in particolare dove hai capito che avreste potuto vivere un campionato di alta classifica?
"Sicuramente le vittorie contro Pescara all’Adriatico e quella in casa contro la Ternana sono le partite che ci hanno dato quello step mentale che ci ha permesso di credere di più in noi stessi".
Il tuo sogno sportivo dopo questa stagione qual è?
"Il mio sogno non parte oggi dopo questa stagione straordinaria, è il sogno di quando ero bambino ovvero quello di giocare in serie A. L’augurio è che sia magari proprio questa stagione a darmi lo slancio per arrivare in categorie superiori e lo spero con tutto il cuore".
In alto la Virtus Entella sta prendendo margine, pensi che la Ternana possa essere ancora in corsa per il titolo?
"Certamente la Ternana è sempre in corsa per il titolo, il gap è poco basta soltanto una partita per riaprire tutto. Vedi Padova e Vicenza… Sarà determinante lo scontro diretto all’ultima giornata".
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