Intervista TC

Monopoli, Bruschi: "Provo sempre le punizioni, l'esultanza alla CR7..."

11.09.2024 20:30 di  Antonino Sergi   vedi letture
Monopoli, Bruschi: "Provo sempre le punizioni, l'esultanza alla CR7..."
TMW/TuttoC.com
© foto di Pro Sesto 1913

"Sono tutti e tre degli eurogol, metto al pari mio quello di Viteritti". Ha esordito così Nicolò Bruschi, attaccante del Monopoli, nell'intervista ai microfoni di TuttoC.com riguardo il suo gol e quelli realizzati da Viteritti e Calvano nel derby vinto per 1-4 allo Zaccheria contro il Foggia. Tre eurogol, per l'ex Pro Sesto una magia su calcio di punizione e prima gioia con la nuova maglia nella prima avventura in Puglia e nel Girone C di Serie C.

Quattro gol, derby vinto. Grande prestazione la vostra.
"Loro sono partiti forte, hanno avuto un grande impatto anche grazie al pubblico trovando subito il gol. Poi la prodezza di Viteritti ci ha dato fiducia, con il gol di Calvano ne abbiamo presa talmente tanto che abbiamo viaggiato sulle ali dell'entusiasmo. Il secondo tempo era in discesa, la compattezza della squadra è stata la carta vincente".

Provata in allenamento quella punizione?
"Mi fermo sempre a battere in allenamento le punizione, le provo sempre".

Poi anche l'esultanza alla Cristiano Ronaldo.
"Cristiano Ronaldo è il mio punto di riferimento, è cominciato tutto da quell'annata dei trenta gol in Serie D. L'ho fatta per gioco, mi ha portato fortuna e quindi la mantengo nel corso degli anni e ha continuato a portarmi fortuna anche alla Pro Sesto".

A proposito di fortuna, ti senti invece un po' sfortunato dopo quell'infortunio a Sesto nel tuo momento migliore?
"Lì mi sono sentito sfortunato, è arrivato questo infortunio sul più bello. Avevo segnato dodici gol, eravamo primi in classifica e potevo togliermi delle soddisfazioni anche di squadra. Quell'infortunio ha interrotto un po' tutto, lo scorso anno sono rientrato con lo stesso entusiasmo in un contesto diverso ma fa parte del gioco. Mentalmente sono sempre positivo, le soddisfazioni che non ho preso in quel momento là adesso vado a riprendermele".

Prima volta al Sud per te, che impressioni hai di questo girone?
"A livello di differenze sono tante, a livello di calore dei tifosi vivono più per il calcio al Sud dai tifosi alle società. Quando vai a giocare in stadi come Foggia, Benevento, Catania, Avellino lo percepisci più come calcio vero rispetto a piazze come al Nord ma non hai la stessa sensazione. C'è meno gente allo stadio, al Sud ti senti molto più giocatore".

Che gruppo hai trovato a Monopoli?
"Ho trovato un bel gruppo, io sono molto solare e disponibile. E' un mix di giovani e vecchi, tutti bravi ragazzi, disposti a lavorare e mi sono trovato bene fin da subito".

Qualche squadra ha un passo in più in questo girone in queste prime giornate?
"E' un campionato molto equilibrato, puoi vincere e perdere con chiunque. Di favorita non riesco a dare un nome, Trapani, Catania, Benevento, Avellino e Foggia possono giocarsela. I cavalli però si vedono alla lunga, dopo tre partite è presto giudicare. Catania può essere la favorita anche per l'allenatore che ha scelto".

Dove piazziamo invece il Monopoli?
"E' una squadra molto competitiva, se facciamo le cose come siamo in grado di fare possiamo toglierci soddisfazioni. L'obiettivo minimo è la salvezza, con questo gruppo e con questa mentalità possiamo toglierci delle soddisfazioni".

Dal punto di vista personale?
"Non mi pongo limiti, quando non mi sono posto limiti è andato tutto bene. La doppia cifra sarebbe un buon risultato".

La prossima arriva la Juventus Next Gen, la prima volta nel Girone C. Tu ci hai giocato spesso contro, ti aspettavi queste difficoltà?
"Si ho giocato spesso contro la Juventus NG, queste difficoltà sono normali perché sono quasi tutti stranieri o alla prima esperienza tra i grandi ma hanno qualità sopraelevate rispetto ai calciatori della Serie C. E' sempre un'incognita valutarli, non c'è mai da calare l'attenzione contro di loro".

Tu avevi affrontato Miretti, Soulé, De Winter, si notano le differenze?
"Si notano assolutamente, avevo notato soprattutto Miretti a livello tecnico. Avevo affrontato anche Hujisen, anche Aké che avevano qualità innate".